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POLITICA

Il disegno di legge contro l'omotransfobia

Ddl Zan, Ostellari: "Trovare un accordo. Insistere sull'Aula rischia di affossare la legge"

Renzi: "Chi mette bandierine rischia di far saltare legge". Salvini: "Punire ogni violenza, ma no parlare di cambio di sesso a bimbi". Martedì il provvedimento approda in Senato

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"Invito tutte le parti a dialogare e a trovare una mediazione su un testo che è scritto male". Così Andrea Ostellari, della Lega, presidente della Commissione giustizia, a proposito del ddl Zan. 

"Io - ha continuato Ostellari - ho depositato una proposta di mediazione con le osservazioni di Lega, Forza Italia e Italia Viva e anche il gruppo delle Autonomie è interessato. Quindi se c'è una vera intenzione di arrivare al traguardo credo sia utile proseguire su questa strada piuttosto che spingere per la via dello scontro. Lasciamo perdere ciò che divide e proseguiamo su ciò che unisce". Io - ha continuato l'esponente del 'Carroccio' "ho cercato di aprire il dibattito su un tema che ci deve coinvolgere tutti. Ho dato prova d'imparzialità ma non mi farò tirare per la giacchetta. Cerco di favorire una buona legge. Le parti ci dicano se c'è una vera disponibilità a migliorare il testo". 

Il provvedimento dunque approdera' nell'Aula del Senato martedì pomeriggio, alle 16,30. Nessuna mediazione al momento - nonostante sia invocata sia dal leader di Italia viva Matteo Renzi che dal 'capitano' leghista Matteo Salvini - sembra essere all'orizzonte, con la posizione netta di Pd e M5s che restano contrari a modificare il testo già approvato dalla Camera. Eppure alcune 'crepe' iniziano a insinuarsi nel fronte dem, con il timore che i preannunciati voti segreti possano incrinare l'asse dei favorevoli al ddl Zan senza modifiche, aprendo la strada a temuti - dai democratici - "stravolgimenti" dell'articolato. Restano per ora determinanti i voti dei 17 senatori di Iv e c'è attesa per l'intervento che Renzi farà proprio marted ìpomeriggio in Aula.

Il leader di Italia Viva questa mattina nel corso di una intervista ha spiegato che sul tema della legge contro l'omotransfobia: "siamo a un passo dal traguardo. Ci sono tante persone che vivono anche la disabilità e che sono anch'esse protette da questa legge. Purtroppo al Senato i numeri sono ballerini e si rischia di andare sotto. Anche lì: se uno vuol fare l'influencer mette la bandierina e dice 'noi andiamo dritti...', ma se non passa a te non cambia niente mentre tanti ragazzi continuano a soffrire. Se invece troviamo un accordo, anche con la Lega visto che ha dato disponibilità a cambiare due passaggi su genere e scuole, io non vedo perché uno deve mettere una bandierina e rischiare di non approvare la legge quando si può approvare tutti insieme. Quando finisce il campionato, i giocatori si mettono la maglietta della nazionale e giocano insieme andando a Wembley. Anche in politica bisognerebbe fare così".

Salvini: "Punire ogni violenza, ma no parlare di cambio di sesso a bimbi"
''Punire ogni tipo di violenza e discriminazione contro gay, lesbiche e trans, garantire il diritto ad un amore e ad una vita liberi, io dico sì. Parlare di cambio di sesso a bimbe e bimbi delle scuole elementari, cancellare mamme e papà, inventare reati e censure, io dico no''. Così il leader della lega Matteo Salvini su Facebook.

Parrini: "Salvini e Pillon vogliono insabbiare il provvedimento"
"Il Ddl Zan va bene così com'è. Non servono nè modifiche nè terze letture. Il punto di fondo è il seguente: chi pare avere una gran voglia di agire come portaborracce di Salvini deve farsela passare. Per la semplice ragione che l'obiettivo di Salvini e Pillon è insabbiare il provvedimento, non migliorarlo. Parlano di mediazione, cercano una decapitazione". Così il senatore Pd, Dario Parrini, Presidente della Commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.