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POLITICA

Moscovici: "Parole politici italiani inappropriate"

Salvini: "Francia sottrae ricchezza Africa". E insiste: "Porti restano chiusi. 'No' a lezioni"

Il vicepremier attacca 'I signori' del Fondo Monetario internazionale: "Non stanno bene. L'economia italiana è sana, gli italiani sono il popolo più risparmiatore al mondo e noi stiamo mettendo in sicurezza i risparmi che gli italiani hanno nelle banche e negli uffici postali. Non hanno mai azzeccato una previsione"

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"Non prendo lezioni da Macron". A parlare, il vicepremier, ministro dell'Interno Matteo Salvini nel corso del suo intervento a "Mattino5". Dunque, linea dura del governo italiano nei confronti della Francia sulla questione migratoria dopo che ieri l'altro vicepremier, Luigi Di Maio aveva attaccato i cugini d'Oltralpe: "Ogni giorno si rischia di parlare solo degli effetti, cioè i morti in mare, una cosa l'Europa sta ignorando, cioè quello che stanno facendo che alcuni paesi in Africa impoverendola, la Francia prima di tutti, che stampa in oltre 10 paesi una doppia moneta con cui si fa pagare una percentuale della ricchezza nazionale e finanzia anche una piccola parte del deficit francese". E aveva aggiunto: "Per far restare gli africani in Africa basta che i francesi se ne stiano a casa loro invece che andare a colonizzare".



Salvini spiega: "La Francia non ha nessun interesse a stabilizzare la situazione in Libia probabilmente perché ha interessi petroliferi opposti a quelli italiani". E aggiunge: "Più persone partono, più persone muoiono. Ho iniziato a fare il ministro impegnandomi contro scafisti e mafiosi. Bloccare le partenze vuol dire evitare morti. Vuol dire bloccare traffico di droga e armi. Chi vuole bene al continente africano fa di tutto".  Ed ha ribadito: "In Italia è finito il business dei trafficanti e di chi non scappa dalla guerra. I porti italiani sono chiusi. Ho gli italiani dalla mia parte, non cambio idea e vado avanti come un treno". E ricorda a quanti lo hanno attaccato: "Barchini e barconi devono chiedere l'autorizzazione ad attraccare ad un porto italiano e quell'autorizzazione la deve dare il ministero dell'Interno, ma quell'autorizzazione il ministro dell'Interno non la firma". 


Ministro Affari Ue Loiseau: Salvini insulta i francesi
Alle ultime elezioni presidenziali "i francesi dovevano decidere tra Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, e hanno scelto. Matteo Salvini insulta i francesi. Che cosa porta agli italiani questo? Niente. Cambia qualcosa della situazione politica in Francia? No" e allora "che cosa significa?". Lo scrive su Twitter il ministro degli Affari europei francesi, Nathalie Loiseau, commentando le parole del vicepremier e ministro dell'Interno italiano.

Moscovici contro politici italiani: parole appropriate e assurde
Le dichiarazioni di Luigi Di Maio e di altri responsabili politici italiani contro la Francia sono "ostili, indesiderate, molto inappropriate e perfino assurde". Lo ha detto il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, al suo arrivo all'Ecofin. "Le relazioni tra Italia e Francia sono così vicine e intime - basta guardare alla geografia, all'economia, alla cultura e alla storia - che qualsiasi scontro tra questi due paesi è un peccato. Alcune dichiarazioni sono semplicemente ridicole e non dovrebbero esserci", ha spiegato Moscovici.

"Gli statisti e chi ha responsabilità in questi paesi dovrebbero avere questa storia in mente e l'unica cosa a cui dovrebbero lavorare è un avvicinamento tra Italia e Francia, perché questi due paesi sono fondatori del progetto europeo e sono vicini. Le altre dichiarazioni sono ostili, indesiderate, molto inappropriate e perfino assurde", ha concluso Moscovici.

Tajani: "Serve voce Ue e non liti Francia-Italia"
"Non servono le liti alle quali assistiamo tra Stati come l'Italia e la Francia: serve, invece, risolvere il problema immigrazione. Bisogna intervenire con una strategia a lungo termine e non si può chiedere all'Italia di essere l'unica protagonista di questa strategia: la strategia o è europea o non si può realizzare". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani a Catania. "Questa è la battaglia del Parlamento europeo - ha aggiunto - se l'Europa non parla con una voce unica, non si riuscirà di certo a stabilizzare un Paese come la Libia per far sì che i migranti rimangano a casa loro non in condizioni di vita pessime, ma migliori di quelle che hanno oggi".  

"Italia è un problema per il Fmi? Non stanno bene"
Il vicepremier - nel corso dell'intervista - ha ribadito i commenti di ieri alle previsioni del Fmi sull'economia italiana:  "I signori" del Fondo Monetario internazionale "non stanno bene. L'economia italiana è sana, gli italiani sono il popolo più risparmiatore al mondo e noi stiamo mettendo in sicurezza i risparmi che gli italiani hanno nelle banche e negli uffici postali. Non hanno mai azzeccato una previsione". 

"Mi attaccano su tutto. Prossima volta vengo in pigiama"
"La vita vera è diversa da quelli che vanno in giro con il portafoglio pieno. Ieri mi sono mangiato puntarelle buonissime. Ma se metto la foto, Renzi e Saviano si arrabbiano. Nelle ultime settimane mi hanno attaccato perché mangio pane e Nutella, perchè metto la giacca della Polizia, mi ha attaccato Baglioni, mi attaccano se rido o se piango, anche un maestro mi ha attaccato ieri". Poi prosegue: "Mi hanno attaccato ad Afragola dove un signore mi ha baciato la mano, apriti cielo! Mi valutano per le spillette o il pane e nutella che mangio o per i risultati? La prossima volta vengo in pigiama....".



"Le offese? Non so quanti ministri dell'Interno portano la pazienza che porto io"
Il vicepremier inoltre - quando gli è stato chiesto - cosa pensa delle parole pronunciate dal giornalista-scrittore, Roberto Saviano, replica: "Le sue parole mi scivolano addosso. Io non attacco nessuno". E proprio sugli attacchi che sta ricevendo in questi mesi, il ministro dell'Interno, ricorda: "In questi giorni mi hanno dato del delinquente, del fascista, del cogl... non so quanti ministri dell'interno portano la pazienza che sto portando io". 

Legittima difesa entro febbraio
"Conto di riuscire a mantenere anche questa promessa fatta agli italiani, approvando la norma entro febbraio". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini, riferendosi alla legge sulla legittima difesa. "L'Europa mi diceva di non toccare la legge Fornero che invece, con enorme orgoglio abbiamo smontato mattone per mattone, restituendo dignità alla pensione degli italiani, come abbiamo sulla riduzione delle tasse, pace fiscale con Equitalia".

Tornando alla legge sulla legittima difesa, Salvini ha spiegato: "Si tratta di una legge normale, che copia altre leggi europee, che non invita a sparare in mezzo alla strada. Una legge che non permette di comprare armi ma semplicemente prevede il fatto che se tu mi entri in casa o in negozio armato di giorno o di notte, ho il diritto a difendere me e i miei figli e lo faccio legittimamente senza perdere tre anni della mia vita girando per i tribunali italiani e pagando avvocati. Il rapinatore se la va a cercare e va in carcere. È il diritto alla difesa di chi viene aggredito".