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ITALIA

15 le persone denunciate all'autorità giudiziaria

Terremoto, il sindaco di Accumoli e l'ex vescovo di Rieti indagati per il crollo del campanile

Il primo cittadino revocò l'ordinanza di sgombero - a seguito di una lettera di monsignor Lucarelli - senza nemmeno verificare cosa fosse stato fatto al campanile

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Nell'inchiesta sul crollo del campanile di Accumoli - dove perse la vita un'intera famiglia: Andrea e Graziella Tuccio, con i due piccoli figli Stefano e Riccardo  spunta una lettera (risalente a marzo 2010) scritta dal Vescovo dell'epoca, Monsignor Delio Lucarelli come riporta oggi 'la Repubblica'. Una lettera indirizzata al sindaco Stefano Petrucci e all'allora Commissario delegato del sisma post 97, in cui annunciava che erano stati effettuati dei lavori alla Chiesa a seguito forte sisma dell'Aquila: "Abbiamo dato corso a interventi di messa in sicurezza per l'eliminazione del pericolo - si legge - e atti a dare fruibilità al complesso parrocchiale".

Ma a distanza di 7 anni vengono a galla indiscrezioni che fanno rabbrividire. Secondo i Carabinieri del Nucleo Investigativo e i Finanzieri della Tributaria, gli interventi in questione erano del tutto inutili. Avevano semplicemente applicato due staffe di ferro su una pietra che si stava staccando, senza neanche aver presentato un progetti approvato dal Genio Civile e senza le autorizzazioni edilizie necessarie. Ma grazie alle pressioni del vescovo la chiesa riaprì ai fedeli. Infatti dopo il sisma - che colpì il capoluogo abruzzese - era stata emessa un'ordinanza di sgombero della struttura. La relazione del Genio Civile (redatta dopo due sopralluoghi) parlava chiaro: c'erano segni di cedimento. Il primo cittadino revocò quell'ordinanza di sgombero - proprio a seguito della lettera - senza nemmeno verificare cosa fosse stato fatto al campanile.

Gli investigatori - in base alla prima sintesi di indagine, che ha preso in esame anche la missiva dell'alto prelato - hanno denunciato all'autorità giudiziaria 15 persone: il vescovo, il sindaco (per omicidio colposo e disastro colposo), i tecnici che hanno lavorato sui progetti di miglioramento sismico finanziati con fondi pubblici, un impresario e un ingegnere. Qualcuno dovrà rispondere pure di truffa ai danni dello stato.