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MONDO

Parlamento decide se accettare dimissioni Yatsenyuk

Ucraina: ancora tre morti a Lugansk. Oggi vertice in Bielorussia: Mosca, Kiev, Osce

Tre vittime nei combattimenti nell'est dell'Ucraina, a Lugansk, nelle ultime 24 ore.  A Kiev il Parlamento si riunisce per valutare le dimissioni del premier - che potrebbero portare a elezioni anticipate - e il rifinanziamento della guerra ai separatisti

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Si continua a combattere a Lugansk, nell'est dell'Ucraina: tre civili, tra cui un ragazzo di 15 anni, sono stati uccisi negli scontri tra forze governative e ribelli filorussi. Gravi danni anche in città: dieci edifici residenziali sono stati ridotti in macerie, numerosi elettrodotti sono stati abbattuti e 50 mila famiglie sono rimaste senza luce. 

Dimissioni Yatsenyuk: oggi decide il Parlamento
In parlamento, una sessione straordinaria sta valutando se accettare o respingere le dimissioni del premier Arseniy Yatsenyuk. Il primo ministro aveva dato le dimissioni dopo che il parlamento aveva bloccato alcune leggi per rifinanziare lo stato e l'esercito, con conseguente ritiro di due partiti dalla coalizione di governo. Il presidente Petro Poroshenko ha esortato i deputati ad appoggiare i provvedimenti, "necessari - ha detto - non solo per sostenere con la mssima urgenza l'esercito, ma anche per finanziare la pubblica amministrazione e dare sicurezza ai cittadini". Yatsenyuk potrebbe ancora tornare sui suoi passi; se invece le dimissioni saranno accettate e sarà impossibile formare una nuova coalizione, bisognerà andare alle urne. 

Mh17: una tregua, forse
Nella sessione del Parlamento si deciderà sui finanziamenti alla guerra contro i separatisti filorussi. Oggi potrebbe esserci una giornata di tregua: l'esercito ucraino annuncia un cessate il fuoco per permettere ai periti internazionali di accedere al sito della sciagura aerea: tra le macerie del volo MH17 ci sono ancora decine di cadaveri abbandonati sotto il sole, nei 32 gradi dell'estate continentale. Mentre l'opera pietosa della raccolta dei resti si fa sempre più urgente, continua il rimpallo delle responsabilità. Kiev accusa i ribelli filorussi per l'abbattimento; Mosca incolpa Kiev. In una riunione del Consiglio di sicurezza Onu, l'ambasciatore russo all'Onu Chrukin ha accusato l'esercito regolare di distruggere le prove del proprio coinvolgimento. l'Ucraina - sempre secondo il diplomatico - non avrebbe finora mantenuto la promessa di un cessate il fuoco, costringendo i miliziani filorussi a combattere e impedire ai tecnici l'accesso alla zona del disastro.

Diplomazia e sanzioni: vertice in Bielorussia
Oggi, in Bielorussia, è convocato un vertice tra Kiev, Mosca e Ocse per discutere della crisi. Mosca intanto viene colpita da nuove sanzioni: 95 persone e 23 enti, soggetti a restrizioni per aver sovvertito la sovranità e l'integrità territoriale ucraine o per aver tratto vantaggio dalla conquista russa della Crimea.