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MONDO

Storico incontro nei giardini del Vaticano

L'abbraccio del Papa con Shimon Peres e Abu Mazen: "Coraggio per la pace"

Il Pontefice, i due presidenti israeliano e palestinese e il patriarca di Costantinopoli Bartolemeo I hanno invocato la pace in Terra Santa. "Questo incontro è l'inizio di un nuovo cammino" le parole di Papa Francesco che su twitter ha lanciato l'hastag #weprayforpeace

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Papa Francesco, Peres e Abu Mazen (Ansa)
"Sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni. Per fare la pace ci vuole coraggio". E' proprio il coraggio la parola che Papa Francesco invoca di più, nel corso della "storica" preghiera per il Medio Oriente in Vaticano. Alla presenza del presidente israeliano Shimon Peres e del leaeder dell'autorità palestinese Abu Mazen - oltre che di Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli - Francesco invoca il Signore: "Aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: 'mai più la guerra!' Parole evocative, alle quali seguono gli abbracci finali tra il pontefice e i due leader di Israele e Palestina. Con loro. Papa Francesco pianta un ulivo, simbolo autentico di Pace. Nell'invocazione finale, Shimon Peres sottolinea "La pace chiede sacrifici e compromessi". Abu Mazen chiede con forza "Libertà per lo stato di Palestina".

L'apertura della giornata
"Siamo convenuti in questo luogo, Israeliani e Palestinesi, Ebrei, Cristiani e Musulmani, per offrire la nostra preghiera per la pace, per la Terra Santa e per tutti i suoi abitanti" con queste parole il Pontefice ha dato avvio alle invocazioni per la pace. L'incontro si svolge in tre tempi, ognuno dedicato alla preghiera da parte di una delle tre comunità religiose, in ordine cronologico: Ebraica, Cristiana, Musulmana. Al termine, prima di scambiarsi una stretta di mano e piantare un piccolo albero di ulivo, quale segno del comune desiderio di pace fra il popolo Palestinese e il popolo Israeliano, prendono la parola Papa Francesco, il Presidente
Shimon Peres e ed il Presidente Mahmoud Abbas.
I due presidenti e i due capi religiosi sono insieme per pregare "ma ciascuno a suo modo, cioè non pregando insieme", come ha precisato il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa.

La preghiera del Rabbino
La comunità ebraica ha aperto la cerimonia. "Togli tutte le colpe; accetta ciò che è buono, e noi offriremo il frutto delle nostra labbra". Questa invocazione è stata letta in ebraico da un rabbino con barba e lobbia sul capo. "O Signore nostro Dio, che amasti Israele Tuo popolo nella Tua misericordia, e nella Tua pietà, Tu - hanno pregato gli ebrei nei Giardini Vaticani - hai avuto compassione dei figli della Tua alleanza, e ci hai concesso il perdono dei peccati, il perdono delle colpe e l'espiazione del crimine".

Invocazione cristiana
Il momento della preghiera cristiana è stato aperto dal patriarca Bartolomeo I che ha letto in inglese il salmo 8, lettura del Libro di Isaia. Poi il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal ha letto le parole di San Giovanni Paolo II (che nel 2000 pronuncio' il famoso "mea culpa" per le colpe degli uomini di Chiesa).

Islamici pregano per la pace
Il terzo momento è la preghiera della comunità musulmana. "O Dio, porta la pace nella terra della pace. O Padrone di splendore ed onore, rimuovi l'ingiustizia
dagli oppressi in questa terra, nutri il tuo popolo che ha fame, e proteggilo dalla paura, tienilo lontano dal male e da coloro che commettono il male, dagli aggressori iniqui, O Signore dei Mondi". È stata questa l'invocazione di pace ad Allah letta in arabo nei Giardini vaticani

L'incontro voluto dal Pontefice
L'invito ad una preghiera comune è arrivato dal Pontefice durante la sua visita in Medio Oriente ed ha scelto come luogo per questo storico incontro i Giardini del Vaticano, il più "neutro" dentro lo Stato del Vaticano, senza simbologie religiose. Il Pontefice ha accolto con un lungo abbraccio prima il presidente Peres poi il presidente Abu Mazen. Prima di traferirsi ai Giardini Vaticani ha avuto a Santa Marta incontri separati con i due leader. Poi di fronte a Papa Franceso l presidente israeliano Shimon Pers e il presidente palestinese Abu Mazen si sono salutati con un abbraccio. Subito dopo li ha raggiunti il patriarca ecumenico Bartolomeo I, che ha abbracciato e baciato a sua volta il Pontefice e i due leader.  




Il Papa invita tutti ad unirsi alla preghiera
Papa Francesco ha invitato tutti con un twitter a pregare per la pace in Medio Oreinte "La pace è un dono di Dio, ma richiede il nostro impegno. Cerchiamo di essere gente di pace nelle preghiere e nei fatti". E ha lanciato anche l'hashtag #weprayforpeace