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MONDO

Al via il vertice della Lega Araba in Egitto

Yemen: nuovi raid sulla capitale. Arabia Saudita, Pakistan e India rimpatriano connazionali

Nei giorni scorsi i raid della coalizione saudita hanno provocato la morte di 39 persone, ora ci sono da aggiungere le vittime degli ultimi bombardamenti aerei che hanno colpito principalmente la zona ovest di Sanaa. Lo Yemen fuori controllo fa paura a India e Pakistan che organizzano piani di evacuazione dei connazionali. 

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Di giorno gli abitanti hanno raccolto quel che rimaneva dei loro averi dalle abitazioni bombardate, poi di notte si sono arrivati altri raid, i più intensi nella zona ovest della capitale yemenita, dove c'è anche una base del governo nazionale. Non è chiaro, ma appare molto probabile, che a colpire siano stati gli aerei della coalizione a guida saudita che per due notti di fila hanno preso di mira le roccaforti degli Houthi e la capitale causando la morte di 39 persone. Intato i ribelli hanno guadagnato posizioni nel sud-est del Paese, prendendo anche la città di Shaqra sul mar Arabico. Progressi che hanno spinto Riyadh ad organizzare la missione Uragano: la Marina reale, cioè, evacuerà dal Paese decine di diplomatici, tra cui i sauditi. Lo stesso hanno fatto India e Pakistan. In mattinata è iniziato anche l'attesissimo vertice della Lega Araba che mette al centro la crisi nello Yemen.

Al via il vertice della Lega Araba
Sono 20 i capi di stato e di governo che parteciperanno al summit della Lega araba, durante il quale avrà comprensibilmente ampio spazio la crisi nello Yemen. L'intervento militare saudita è sostenuto da Qatar ed Egitto che si è dichiarato pronto a inviare truppe di terra. Al centro la questione della forza militare congiunta, sempre sponsorizzata dal Cairo, di cui il Pakistan - incluso nella lista degli alleati da Riyadh - ha pubblicamente detto di non fare parte. 

India e Pakistan rimpatriano i connazionali
E' una fuga dallo Yemen. Gli ultimi due Paesi a riportare a casa i connazionali sono l'India e il Pakistan, con il premier Nawaz Sharif che ha messo a punto un piano di evacuazione per timore di sviluppi catastrofici. Delhi poche ore prima aveva fatto sapere che i 3500 indiani residenti nello Yemen sarebbero stati imbarcati su due navi che da Aden li avrebbero accompagnati a Gibuti e dalì, in aereo, in India. 

Il tetris politico sulla pelle dello Yemen
Se sembrava che le Primavere Arabe, quattro anni fa, potessero mutare il corso della storia dello Yemen, oggi sul suo terreno si combatte una cosiddetta proxy war, una guerra in cui si scontrano interessi diversi. I due giganti dell'area, Iran e Arabia Saudita, si contendono infatti il controllo della regione. Ad affiancare Riyadh sono nove Paesi sunniti: l'elenco ufficiale non è stato diffuso e Islamabad ha smentito l'Arabia Saudita sostenendo di non aver mai dato formale adesione. A condannare con forza l'intervento militare - il più grande nella storia dei sauditi - l'Iran e i suoi alleati.