Dopo il voto

Meloni al lavoro sul governo: "Centrodestra unito, pronto a governare"

Priorità a economia e riforme: Autonomia e presidenzialismo. La leader di FdI dopo l'incontro conTajani vede Salvini. Lollobrigida: "La sovranità Ue va rivista". Tensioni nel Carroccio. Nel Pd battaglia in vista del congresso
Meloni al lavoro sul governo: "Centrodestra unito, pronto a governare"
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Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Pd: Paola De Micheli si candida alla segreteria

"Sì" è la risposta di Paola De Micheli alla domanda sulla sua candidatura a segretaria del Partito democratico. L'ex ministra ha confermato la notizia a “Il Cavallo e la Torre” su Rai3. "Avrei preferito un percorso più tranquillo nell'avvicinamento alla mia candidatura - ha dichiarato - ma questa notizia è uscita ed è bene confermarla". "Lo faccio perché amo tantissimo il mio partito che mi ha dato tutto in questi 15 anni e anche io, a parte la maternità, ho cercato di dare tutto al mio partito - ha concluso De Micheli - e perché ho delle idee per un Pd nuovo, popolare soprattutto sul modo in cui dobbiamo tornare a fare politica".

Quirinale: Mattarella riceve il Nobel Parisi e i promotori dell'appello su crisi climatica

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il professore Giorgio Parisi, Premio Nobel per la fisica, con i primi firmatari e i promotori dell'appello, che ha raccolto 250 mila adesioni, della comunità scientifica sulla necessità che le questioni legate alla crisi climatica entrino come problema prioritario nell'agenda politica. La delegazione era composta dai professori Carlo Barbante, Carlo Carraro, Antonio Navarra, Antonello Pasini, Riccardo Valentini e dal Direttore Maurizio Molinari". Così una nota del Quirinale.

Viminale: gli eletti cambiano ma a saldo zero tra i partiti

In base all'evoluzione dei complicati conteggi dovuti al Rosatellum cambiano alcuni nomi degli eletti ai seggi proporzionali in alcuni collegi plurinominali delle politiche di domenica scorsa, ma le variazioni sono a saldo zero per quanto riguarda i partiti. Ad esempio, la Lega che rispetto a ieri ha "guadagnato" due deputati in Lombardia (Umberto Bossi e Giulio Centemero), ne ha persi altrettanti tra Emilia Romagna e Sicilia. È quanto sottolineano fonti del Viminale, ricordando che i nomi degli eletti pubblicati sul sito Eligendo sono da considerarsi "ufficiosi" in attesa del "timbro ufficiale" dell'ufficio elettorale centrale nazionale presso la Cassazione. 

Plurinominale Campania, seggio in più ai Verdi tolto a Fi

Cambia, sul sito del Viminale, l'elenco degli eletti alla Camera nel plurinominale per la circoscrizione Campania 1: scompare dall'elenco il nome di Guido Milanese (Fi), entra quello di Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra). In caso di conferma definitiva gli eletti in regione del centrodestra scenderebbero da 22 a 21, quelli del centrosinistra passerebbero da 7 a 8. 

Cambiano gli eletti al plurinominale in Umbria

Cambia il quadro degli eletti in Umbria alla Camera con il plurinominale in base a quanto riporta l'aggiornamento del sito Eligendo del Viminale. Vengono indicati ora Emma Pavanelli (M5S) Emanuele Prisco (Fdi), Anna Ascani (Pd) e Catia Polidori (FI). Una prima indicazione riportava invece due deputati per FdI, Prisco e Chiara La Porta, e altrettanti per il Pd, Ascani e Pierluigi Spinelli, che invece scendono ora a un solo candidato eletto.

Nuova attribuzione dei seggi in Calabria

Cambia il quadro degli eletti calabresi in Parlamento. Sulla base di un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali, pubblicato sul sito Eligendo del Viminale, in Calabria, il Partito democratico perde un seggio a vantaggio del Movimento 5 stelle. In Parlamento entra così il pentastellato Riccardo Tucci, uscente, a scapito della dem Enza Bruno Bossio che lascia la Camera dei Deputati dove era entrata nel 2013. 

Elezioni: corretto errore in Lazio 01, il seggio va al Pd

Il Viminale corregge sul sito Eligendo anche la lista degli eletti nella circoscrizione Lazio 1 plurinominale 01: nel listino con capolista Nicola Zingaretti scattano ora, nella versione corretta, due seggi anziché uno. Dunque oltre a Zingaretti al Pd andrà un altro seggio: la seconda risulta Marianna Madia, una delle plurielette, mentre terzo il segretario cittadino del Pd Andrea Casu a cui presumibilmente sarà attribuito il secondo seggio.

Elezioni: riconteggio schede in Molise, eletta Lancellotta (FdI) e non Cerroni (Pd)

È Elisabetta Lancellotta, candidata capolista alla Camera con Fratelli d'Italia, la quarta deputata eletta per il Collegio del Molise. L'algoritmo del Viminale sul calcolo dei resti, che in un primo momento aveva assegnato la vittoria a Caterina Cerroni del Pd, presidente nazionale dei giovani Dem, ha corretto il tiro e alle 17.30 di oggi ha modificato il dato: il quarto seggio è scattato accanto al simbolo di FdI.

Direzione Pd convocata su analisi del voto e avvio del percorso per il congresso

"È convocata la direzione nazionale del Pd per il giorno giovedì 6 ottobre alle ore 10 presso la sede nazionale del partito in via Andrea Delle Fratte, 16, con il seguente ordine del giorno: elezioni politiche, analisi del voto, discussione sull'avvio del percorso congressuale". È quanto si legge nella convocazione della direzione del Pd. 

Consiglio dei ministri: approvata la Nadef

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Def. Lo si apprende da fonti governative. Secondo quanto si apprende da fonti di governo, la crescita del Pil per il 2023 è stata rivista al ribasso allo 0,6%.
 

Il Viminale corregge: Bossi è stato eletto in Lombardia

"Il Viminale riconta le schede e corregge degli errori: Umberto Bossi è eletto in Lombardia. Quante parole al vento...". Così il leader della Lega, Matteo Salvini.

Il Viminale, tramite il sito Eligendo, corregge la lista degli eletti: entrano alla Camera in Lombardia i leghisti Umberto Bossi e Giulio Centemero. Esce in Molise la leader dei giovani Dem, Caterina Cerroni, a cui è stato tolto il seggio.
 

Lega: domani Salvini riunisce i parlamentari

L'appuntamento è per le 15: domani, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari della Lega, Matteo Salvini riunirà a Roma i deputati e i senatori.

Elezioni, Calderoli: “Errore del Viminale su Bossi”

“Il Ministero dell'Interno nell'attribuzione provvisoria dei seggi dei collegi plurinominali ha preso un granchio clamoroso. Un errore che potrebbe riportare Umberto Bossi in parlamento”. Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato. "Tutto è corretto fino all'attribuzione dei seggi delle coalizioni a livello nazionale, ovvero sulla base della cifra elettorale nazionale di coalizione dei partiti che abbiano superato l'1%", spiega Calderoli. L'errore nasce "dal passaggio successivo dove la cifra elettorale di coalizione nella circoscrizione deve comprendere anche i partiti che hanno superato l'1% anche quando questi non hanno raggiunto il 3% perché questo dice la legge, cosa che loro non hanno fatto sottraendo già a livello circoscrizionale la lista di +Europa, creando una serie di seggi deficitari che coinvolgono 13 circoscrizioni su 28. La ripartizione finale dei seggi ai singoli partiti che abbiano superato il 3% è stata fatta in maniera corretta, ma purtroppo l'errore è a monte. Io di leggi elettorali magari non ne capisco tanto, ma fino a questo punto ci arrivo… poi io confesso di essere in conflitto di interessi perché in base alla corretta applicazione della legge, se questo errore venisse corretto, allora Umberto Bossi tornerebbe in Parlamento. E comunque questa mia osservazione viene confermata tra l'altro dal verbale di domenica 4 marzo 2018 delle operazioni dell'ufficio elettorale nazionale della Cassazione, basta andare a vederlo", conclude Calderoli. 

Gentiloni sul nuovo governo in Italia: “Pacta sunt servanda”

"Il Next Generation Eu rimane lo strumento comune più potente che abbiamo a nostra disposizione. Ed è per questo che ho chiarito che mentre siamo aperti a discutere di punti limitati e specifici, non dovrebbe esserci una riapertura totale dei piani o un rinvio di impegni chiave". Lo ha detto il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, parlando al forum di Francoforte sulle relazioni Ue-Usa, organizzato dall'Atlantic Council. “Pacta sunt servanda” ha chiosato il commissario europeo.

Pd: giovedì 6 ottobre Direzione per il congresso

“Verso il Congresso del nuovo PD. Convocheremo giovedì 6 la Direzione. Per un percorso congressuale inclusivo e aperto che vada alla radice dei problemi e affronti le sfide che stanno di fronte alla nostra comunità. E per poi scegliere di conseguenza chi ci guiderà in futuro”. Lo scrive su Twitter il segretario Pd, Enrico Letta.

Iniziato il Consiglio dei ministri

È iniziato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. All'ordine del giorno, tra le altre cose, l'approvazione della Nota di aggiornamento al Def e l'efficienza del Processo penale.


 

Rosato: “Il nuovo Parlamento sia all'altezza delle sfide”

"Il 13 ottobre sarà la prima seduta di insediamento del nuovo Parlamento che presiederò io da vicepresidente della passata legislatura. Mi aspetto che sia all'altezza della sfida che il nostro paese ha". Lo ha detto Ettore Rosato del Terzo Polo, aggiungendo che "anche se sono andati a votare meno italiani questa volta noi dobbiamo fare uno sforzo perché invogliare gli italiani a votare vuol dire mostrare che le istituzioni sono sul pezzo, concentrate sui problemi della gente". 

"Oggi i problemi delle persone - ha aggiunto - sono concentrati sulle bollette, sull'inflazione, sul lavoro che non c'è, noi dobbiamo dare risposte. Mi aspetto che questo Parlamento, anche in maniera trasversale quando serve, sappia dare risposte. Durante la pandemia ci sono stati molti momenti in cui la risposta del Parlamento e delle forze politiche è stata unitaria. Bisogna sapere che in caso di crisi, di emergenza, e qui siamo in una situazione di emergenza, le forze politiche devono trovare momenti di comunione, non momento di scontro". 

Terminato l'incontro tra Meloni e Salvini

È terminato l'incontro alla Camera tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il leader della Lega ha lasciato gli uffici di FdI di Montecitorio in automobile, senza rilasciare dichiarazioni. Il segretario della Lega è rimasto a colloquio con la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, per circa un'ora nel palazzo dei Gruppi. 

"Il colloquio, primo dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche, si è svolto in un clima di grande collaborazione e unità di intenti - si legge in una nota congiunta dei due partiti -. Entrambi i leader hanno espresso soddisfazione per la fiducia data dagli italiani alla coalizione e hanno ribadito il grande senso di responsabilità che questo risultato comporta. Meloni e Salvini hanno fatto il punto della situazione e delle priorità e urgenze all'ordine del giorno del governo e del parlamento, anche alla luce della complessa situazione che l'Italia sta vivendo".

Secondo quando confermano fonti parlamentari, durante l'incontro tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini non ci sarebbe stato un collegamento telefonico con Silvio Berlusconi.

Giorgia Meloni chiede tutela per sua figlia

La leader di FdI, Giorgia Meloni, e il compagno Andrea Giambruno, hanno invitato "ogni mezzo di informazione pubblico o privato, cartaceo o online” a “evitare in qualunque modo e con qualunque mezzo di pubblicare o divulgare immagini che ritraggano la figlia minore ad astenersi altresì dal pedinarla, accerchiarla e intimorirla con presenze inopportune. La diffida, tramite l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, è rivolta ad “Agenzie di stampa, editori, quotidiani, rotocalchi, riviste, magazine, periodici, settimanali”.

Incontro Meloni-Salvini a Montecitorio

Il segretario della lega, Matteo Salvini è entrato negli uffici del gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera per incontrare Giorgia Meloni. Salvini è entrato senza fare alcuna dichiarazione ai giornalisti

Fonti parlamentari: oggi incontro tra Meloni e Salvini

Dopo l’incontro di ieri con il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani, oggi la leader di FdI Giorgia Meloni vedrà il segretario della Lega Matteo Salvini. E' quanto si apprende da fonti parlamentari.

Lega, Grimoldi: congresso in Lombardia subito non a gennaio

"Stando a quanto apprendiamo, il Congresso della Lega Lombarda si dovrebbe tenere a gennaio. Benino, un primo piccolo passo ma non basta ancora: serve subito, ci sono le elezioni regionali, urgono democrazia e rappresentanza dei territori da domani mattina!". Lo dichiara Paolo Grimoldi, deputato uscente ed ex segretario della Lega Lombarda. “In poche ore abbiamo raccolto più di mille e cinquecento adesioni di militanti lombardi alla richiesta di congresso”. 

Salvini: ci vuole qualcuno che torni a proteggere i confini

"Ci vuole qualcuno che torni a difendere e proteggere confini, leggi, forze dell'ordine e sicurezza in Italia.  Qualche idea ce l'abbiamo". Così Matteo Salvini, su Twitter, con  riferimento agli ultimi sbarchi di migranti in Calabria.

FI, Ronzulli: il nostro risultato rafforza il centrodestra

"Il risultato di Forza Italia rafforza un centrodestra che si conferma la prima scelta degli italiani. Il prestigio e l'autorevolezza di cui godiamo anche a livello internazionale è un valore aggiunto per tutta la coalizione". Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, ai microfoni del Tg2.

Pd, Morani: sconfitta del Pd? Colpa non solo di Letta ma del gruppo dirigente

"La sconfitta del Partito democratico non è responsabilità solamente di Letta ma di un gruppo dirigente che evidentemente ha fatto le scelte sbagliate.Ciascuno di noi ha un pezzo di responsabilità ovviamente, ma qualcuno ne ha di più". Lo ha detto la deputata dem uscente Alessia Morani, ex sottosegretaria al Mise, intervistata dal Resto del Carlino. "Ad esempio Matteo Ricci, (sindaco di Pesaro e coordinatore dei primi cittadini dem), uno dei possibili candidati alla guida del Pd: Matteo Ricci è stato nelle segreterie nazionali degli ultimi quattro segretari: Renzi, Martina, Zingaretti e Letta, - afferma Morani- non è un 'passante' ma uno dei dirigenti nazionali protagonisti delle scelte che ci hanno portato fin qui. Non si può essere buoni per tutte le stagioni, ogni tanto bisogna fare un passo indietro perché il partito possa fare un passo avanti".

P.alazzo Chigi: Draghi non ha stretto alcun patto né garantisce niente

"Palazzo Chigi smentisce la tesi e il contenuto dell'articolo 'Kiev e conti pubblici, contatti di Draghi con l'Ue - 'Meloni starà ai patti'' pubblicato su Repubblica. Il Presidente del Consiglio non ha stretto alcun patto né ha preso alcun impegno a garantire alcunché". Lo scrive in una nota Palazzo Chigi."Il presidente del Consiglio - prosegue la nota - mantiene regolari contatti con gli interlocutori internazionali per discutere dei principali dossier in agenda e resta impegnato a permettere una transizione ordinata, nell'ambito dei corretti rapporti istituzionali".

Governo: Cdm oggi alle 16 per la Nota di aggiornamento al Def

Si terrà nel pomeriggio alle 16 il Consiglio dei ministri che, tra i punti all'ordine del giorno, avrà anche la Nota di aggiornamento al Def.

Meloni: centrodestra unito pronto a governare

"Trovo abbastanza surreale che certa stampa inventi di sana pianta miei virgolettati, pubblicando ricostruzioni del tutto arbitrarie. Si mettano l'anima in pace: il centrodestra unito ha vinto le elezioni ed è pronto a governare. Basta mistificazioni". Lo scrive su Twitter Giorgia Meloni.

Calenda a Rainews24: faremo un'opposizione costruttiva, non ideologica

"Faremo un'opposizione sempre costruttiva, mai ideologica, che dira' perche' un provvedimento non va bene e come andrebbe riscritto". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Rainews 24.

Meloni ringrazia il premier indiano: pronta a collaborare per la stabilità

"Grazie Narendra Modi! Sono pronta a collaborare con lei e con il suo governo per la stabilità internazionale e per tutte le altre sfide globali". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, risponde agli auguri del presidente indiano. Sempre su Twitter, Modi le aveva scritto:"Complimenti per aver guidato il suo partito alla vittoria nelle elezioni politiche italiane. Auspichiamo di lavorare insieme per rafforzare i nostri legami".

Zuppi: ora servono tante idee e poca ideologia

Quando gli italiani "scelgono il loro futuro non è mai un brutto giorno. È sempre l'esercizio della democrazia. E noi dobbiamo credere alla forza e alla bellezza della democrazia e ascoltare le domande che questo voto contiene, in un momento così importante per tutti". Lo dice in un'intervista ad Avvenire il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei.   "Gli italiani hanno esercitato il loro diritto e il loro dovere. Quindi ci si interroghi su che cosa l'espressione del voto chiede" aggiunge. "Servono tante idee e poca ideologia". 

Con la coalizione vincitrice il dialogo "avrà sempre al centro la bellissima Dottrina sociale della Chiesa, che ha tanto da dire oggi nelle sfide cui dobbiamo far fronte. E ciò significala difesa della persona, la difesa dei diritti individuali e dei diritti della comunità".

Gubitosa: Conte ha rifondato il Movimento 5 Stelle

Conte "ha avuto il merito di rifondare il Movimento 5 Stelle partendo dallo statuto e dando una struttura chiara con ruoli ben definiti. Il M5s non è un partito personalistico, ma ha una struttura organizzata con radici solide. E i risultati si sono visti in quest' ultimo anno nonostante le sfide che abbiamo dovuto affrontare. Dalla riorganizzazione interna alla scissione, dalla crisi di governo alle elezioni: i numeri parlano chiaro". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il vicepresidente del M5s Michele Gubitosa.   "E' vero che grazie ai cittadini del Sud abbiamo ottenuto un grande risultato, hanno condiviso e sostenuto il nostro progetto per il Paese, ma anche al Nord ci sono aree in cui siamo in doppia cifra" sottolinea.

Giambruno: Giorgia premier? Qualcosa di epocale

La possibilità che Giorgia Meloni sia la prima donna incaricata di formare il governo "è qualcosa di epocale: per Giorgia, è il completamento di un percorso lungo trent' anni; per nostra figlia, è una pagina di storia che, quando sarà grande, la renderà orgogliosa di sua madre". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Andrea Giambruno, compagno della leader di Fratelli d'Italia.     Come possibile 'first gentleman'  "di sicuro, non sono tipo da copertine o foto patinate, infatti, nei nove anni con Giorgia, abbiamo sempre separato gli ambiti lavorativi". Nei viaggi di Stato "se bisogna andare, e quando Giorgia me lo chiederà, lo farò con piacere. Ma non smanio per esserci".

Bianchi: alto astensionismo segno di grande malessere

"Quando l'astensionismo arriva a livelli così alti è un segnale di un forte malessere proprio costituzionale, cioè relativo alla parte fondante del Paese". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a Genova a margine di un incontro con gli studenti sul 75/mo anniversario dalla nascita della Costituzione. "Dobbiamo parlare con i giovani raccontandoci non solo cosa vuol dire il vivere insieme- ha sottolineato -, ma il vivere insieme in una democrazia, che è un oggetto molto delicato".

Unicredit, Orcel: bene che ci sia una maggioranza chiara

Un elemento positivo, in parte riconosciuto dal mercato, è che abbiamo una maggioranza chiara e la capacità di formare un governo rapidamente, che era uno dei temi che proeccupava molto". Lo afferma l'ad di Unicredit Andrea Orcel commentando, al congresso Uilca, i risultati del voto politico. Per Orcel siamo "confidenti" che, in vista dello shock all'economia che sta arrivando, le priorità del nuovo governo saranno "l'esecuzione delle riforme, l'attuazione del Pnrr e il sostegno all'economia".

Pd, Orfini: dobbiamo ridefinire la missione del nostro partito

"Dobbiamo ridefinire la missione del Pd. Negli ultimi anni ci siamo dedicati solo a fare alleanze. Questo significa delegare la propria identità agli altri. Le alleanze si dovrebbero fare in base alla propria identità. Se noi adesso facessimo un congresso di questo tipo saremmo matti perché significherebbe che la polarizzazione sarebbe tra Calenda e Conte. Dobbiamo invece recuperare l'idea originaria del Pd, qualcosa che rifondi la funzione del Pd e forse anche la sua forma organizzativa. Noi dovremmo tornare ad essere un partito che sa cosa vuole, che ha l'ambizione di governare il Paese vincendo le elezioni, che quando serve sappia fare l'opposizione, ma soprattutto che sia in grado di generare un po' di entusiasmo". Così Matteo Orfini, Pd, ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Tajani: nel governo figure di alta caratura

Parlare di nomi per il governo "in questa fase è prematuro. Con Giorgia ci sentiamo cento volte al giorno, abbiamo solo fatto un quadro della situazione che poi ho riferito a Berlusconi". Lo dice in un'intervista a Il Messaggero Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia.  "I nomi non tocca a me proporli - spiega -. Per quanto mi riguarda, sono felice e onorato di essere stato eletto deputato italiano dopo trent'anni al Parlamento Ue. Per il futuro, farò ciò che serve al Paese, come ho sempre fatto. Non è il mio destino personale che mi preme".   A FI interessa "la qualità delle persone. E una cosa è certa:il nostro sarà un esecutivo di alto profilo", con "figure di alta caratura. Anche con esperienza politica, non per forza tecnici". Tra i ministri del governo Draghi comunque "non credo che ci saranno conferme". Nella futura compagine, Forza Italia avrà "un ruolo da protagonista. Siamo una forza europeista e atlantista, con solidi rapporti internazionali. In più abbiamo gli stessi voti della Lega: il nostro contributo nel prossimo governo sarà determinante".

Pd, Ricci: per pesare in Parlamento il dialogo con M5s è necessario

"Io non stavo simpatico al M5s, non mi volevano bene. Ma abbiamo aperto un dialogo e alla fine sono entrati in giunta a Pesaro con me. Dopo due anni, l'esperimento è andato molto bene. Da domani in Parlamento ci saranno tre forze di opposizione: se ci si divide l'opposizione è meno forte. Secondo: fra tre mesi ci saranno le elezioni amministrative. Vogliamo commettere gli stessi errori?". Lo dice Matteo Ricci ad Agora', su Rai 3.

Castelli: Salvini leader usa e getta, congresso o scissione

Matteo Salvini "ha ribaltato il partito ma gli è andata male. Torniamo ad occuparci della questione settentrionale, come fa Zaia". Lo ha detto l'ex ministro leghista, Roberto Castelli, in un'intervista a La Stampa. "Il sogno di Matteo Salvini di fare il premier finisce qui. Paga la sua incoerenza, non è più credibile", ha detto ancora Castelli aggiungendo che Salvini cadrà "non a brevissimo. Si arroccherà nel fortino, ma se continuerà con questo partito centralista allora nascerà qualcosa di nuovo. Magari sarà un partitino, ma almeno si attraversa il deserto e si riparte dalla questione settentrionale".

Prodi: il Pd si è autodistrutto, ma è resta unico vero partito

"Nelle ultime settimane sono stati i Cinque stelle a definirsi progressisti, sia pure in modo strumentale ma per i loro obiettivi molto intelligente. Per raccogliere i voti degli scontenti e dei ceti più disagiati, i Cinque stelle si sono spostati a sinistra, anche perché hanno trovato un serbatoio lasciato vuoto. E questa è una responsabilità anche del Pd. E tuttavia, anche se il Pd si è autodistrutto con i suoi conflitti interni, resta l'unico vero partito. Ma attenzione: se si va a Congresso, partendo dai nomi, vorrà dire che pure il Pd ha scelto di affidarsi ad un leader-fenomeno". Lo ha detto Romano Prodi in un'intervista a La Stampa.

Modificare la Costituzione, "senza stravolgerla e con la collaborazione di tutti". Lo dice Francesco Lollobrigida, capogruppo uscente di Fratelli d'Italia, in una intervista a Repubblica. "Nessuno vuole stravolgere la Costituzione", assicura Lollobrigida, "non intendiamo toccare i valori fondanti contenuti nella prima parte. Non siamo i primi a chiedere che altre norme vengano riviste: basti pensare al titolo V o alla riforma di Renzi bocciata dal referendum. Noi crediamo che occorra una rivisitazione. A partire dal presidenzialismo". Per quanto riguarda lo strumento da mettere in campo per arrivare alla riforma della Carta. Lollobrigida ipotizza una Costituente o una commissione bicamerale, "si puo' trovare la formula. Basta che raggiungiamo l'obiettivo". Tra le altre riforme a cui pensa il partito di Giorgia Meloni c'e' il rafforzamento "del principio di sussidiarieta'" per dare piu' poteri ai sindaci "e rivedere le Province: dopo la riforma Delrio sono creature ibride, restituiamo agli elettori la possibilita' di rivedere i vertici. Oggi i presidenti nascono da intrugli fatti dai partiti. E la norma su Roma Capitale: occorre dare piu' competenze all'assemblea capitolina su materie come energia e rifiuti", continua Lollobrigida. Sul tema della sovranita' del diritto europeo, poi, l'esponente di Fratelli d'Italia sottolinea che "il principio della sovranita' del diritto europeo su quello nazionale e' oggetto di dibattito anche in altri Paesi. E' un concetto che dovrebbe essere oggetto di riflessione. Si', la sovranita' del diritto Ue va rivista, discutiamone". (

Calenda: il governo Meloni dura 4 massimo 6 mesi, coalizione super litigiosa

"Noi qui abbiamo un gran casino in vista, tra inflazione, crisi energetica, recessione. E una destra che non sarà capace di governare e che, secondo me, dura 4, massimo 6 mesi". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un'intervista a La Stampa. Sulla coalizione di centro-destra, Calenda ha aggiunto "E' una coalizione super litigiosa, con una classe dirigente inesperta e incompetente. Hanno fatto promesse che valgono più di 180 miliardi di deficit, con loro finiamo per spaccarci la testa. Abbiamo già rischiato nel 2011 e in questa legislatura: se ci ritroviamo in quella situazione, poi chi ci mettiamo, visto che il più autorevole lo stiamo mandando via?". Ai milioni di italiani che hanno votato a destra Calenda risponde "Se finiamo a carte 48, non potranno dire 'io non c'ero'. Bisogna essere consapevoli delle proprie scelte. Hanno votato come se fossero a una kermesse teatrale o al televoto. Prima o poi si renderanno conto che bisogna scegliere chi promette cose praticabili e ha l'esperienza per realizzarle".

Ruini: ora Meloni imiti Draghi

"La cultura politica prevalentemente è a sinistra; ma il Paese è in buona parte a destra, anche se in maniera meno netta". Lo ha detto il cardinale Camillo Ruini in un'intervista al Corriere della Sera. Sull'esito delle elezioni Ruini ritiene che sia "presto per dire quanto profondamente inciderà il risultato del 25 settembre". Sul successo di Giorgia Meloni, Ruini commenta "Me l'aspettavo, perché vedevo l'ascesa di Giorgia Meloni. Mentre a sinistra non mi pare ci siano oggi donne di grande rilievo politico". "Ha esperienza politica, ma poca esperienza di governo. In questo dovrà imparare molto... Non saprei quanto sia competente in economia. L'importante è che scelga i ministri 'giusti' in una situazione economica estremamente difficile per l'Italia e per l'Europa".

Per Ruini, "Mario Draghi ha reso un grande servizio all'Italia. Spero che tra il nuovo governo e quello di Draghi ci sia per molti aspetti una sostanziale continuità".