Il caso di Kevin Masocco

In Comune a Bolzano donne in rosso contro il consigliere. Ma lui è assente

Non si placa la polemica sulla violenta frase sessista che sarebbe stata pronunciata dal giovane consigliere della Lega. Sulla vicenda prende posizione anche Rita Mattei, vicepresidente del consiglio provinciale

In Comune a Bolzano donne in rosso contro il consigliere. Ma lui è assente
Tgr
Approda in consiglio comunale, su iniziativa della Svp, il dibattito sulla frase sessista che "incita a violentare una dj" attribuita al leghista bolzanino Kevin Masocco. Nella seduta  del 14 febbraio le donne della commissione pari opportunità si sono presentate vestite di rosso in segno di protesta. E oggi è intervenuta anche Rita Mattei, vicepresidente del consiglio provinciale altoatesino e collega di partito di Masocco. 
"Prendo le distanze dal linguaggio e dalle parole usate - dice - e mi auguro che il consigliere Masocco sia estraneo alla vicenda". 

E il consigliere leghista bolzanino Kevin Masocco continua a negare: "La voce non è la mia", sostiene su facebook, che minaccia di querelare il quotidiano Tageszeitung che ha diffuso l'audio. Ma per ora non risultano denunce.
A prendere posizione ora è anche la leghista Rita Mattei, vicepresidente del consiglio provinciale di Bolzano.

Il comunicato stampa diffuso da Rita Mattei

"A seguito degli articoli apparsi sui media negli ultimi giorni, intendo prendere una posizione chiara,
sia in qualità di Vicepresidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, sia come rappresentante della Lega, sia come donna.
Prendo le distanze dal linguaggio e dalle parole usate nell’audio WP che sono da condannare senza se e senza ma.
La violenza verso le donne non è ammissibile neanche a parole e va condannato qualsiasi atteggiamento che possa essere lesivo nei confronti della dignità femminile.
Auspico che il consigliere Masocco sia estraneo a questa vicenda e mi auguro che venga fatta chiarezza al più presto.

Nel servizio di Diana Benedetti la seduta del consiglio comunale di giovedì 14 febbraio

Le altre prese di posizioneLa presidente della commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer chiede una "perizia vocale" e invoca le dimissioni del consigliere ricordando che "l'esortazione allo stupro è un reato penale".
La deputata del PD Maria Elena Boschi ha definito la frase volgare, offensiva e minacciosa e ha chiesto al leader leghista Matteo Salvini di fare chiarezza. 
La consigliera comunale ed ex 5 Stelle Caterina Pifano dichiara di non voler entrare in aula fino a quando la Lega non presenterà le sue scuse.La lega altoatesina valuta provvedimentiIl commissario provinciale Massimo Bessone ha annunciato che di questo caso si parlerà in un'assemblea degli eletti del partito che era già prevista per la prossima settimana.  
Qui al microfono di Roberto Morelli
Kevin Masocco TgrBolzano
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