Crollano i contratti in somministrazione in Fvg: -16,2% nel primo semestre

Indagine Ires su dati Inps: a Pordenone nuovi rapporti di lavoro giù del 7,7%, seconda Udine. Stabile l'area giuliana, incremento nell'Isontino

Crollano i contratti in somministrazione in Fvg: -16,2% nel primo semestre
tgr rai fvg
Le dinamiche del lavoro continuano a cambiare

I dati semestrali confermano per il Friuli Venezia Giulia la tendenza al calo delle assunzioni nel privato già registrata nei primi tre mesi dell'anno. L'area di Pordenone segna il passivo più consistente di oltre il 7%, seconda Udine, -2%, mentre tiene Trieste e Gorizia mostra un incremento del 3%. 

Continuano a calare in modo consistente - secondo l'indagine dell'Ires su dati Inps - le assunzioni in somministrazione, in flessione di oltre il 16% pari a 2800 unità in meno.

Una contrazione che in regione si segnala in modo più marcato che nel resto d'Italia alle prese con lo stesso fenomeno. Nello specifico le nuove assunzioni attraverso le agenzie del lavoro risultano calate di più a Pordenone, - 20%, e Udine -18%. Le lavoratrici donne e i giovani, italiani, sono i più penalizzati rispetto agli stranieri e over 50.

Il tempo indeterminato

Tra le tipologie contrattuali, in aumento le assunzioni a tempo indeterminato da parte dell'agenzia al posto dell'azienda.

Ancora sul fronte assunzioni in generale, risulta più contenuta la contrazione di quelle a tempo determinato e stagionali. In calo i nuovi rapporti di lavoro in apprendistato per i più giovani, sono stati oltre 200 in meno.

Contratti a chiamata e dimissioni

I contratti di lavoro intermittente, a chiamata, legati al turismo, sono invece aumentati del 14% e di ben il 32% solo a Pordenone.

Si conferma intanto anche il fenomeno delle dimissioni volontarie che in quasi l'80% dei casi sono la prima causa di interruzione dei rapporti a tempo indeterminato. In calo quelle dovute a crisi industriali mentre sono in aumento i licenziamenti di natura disciplinare.

Il commento

Per il segretario regionale della CGIL William Pezzetta “i dati certificano il rallentamento sempre più consistente del settore manifatturiero in regione, e il crollo degli interinali ne è uno dei primi indicatori” - osserva. “Occorre attivare subito il tavolo con le parti sociali per anticipare e prevenire le crisi” chiede Pezzetta oltre a una seria riflessione sul fenomeno delle dimissioni volontarie che, rimarca, sono segno di un forte peggioramento della qualità e delle condizioni di lavoro.