I fatti di piazza San Carlo del 2017

Piazza San Carlo, confermate cinque condanne: 18 mesi a Chiara Appendino

L'ex sindaca, l'ex capo di gabinetto e il presidente di Turismo Torino avevano fatto ricorso al rito abbreviato. Assolto l'ex questore Sanna. Il panico tra la folla, causato da una serie di rapine, provocò 1600 feriti e due morti

La lettura della sentenza nel pomeriggio, dopo diverse ore camera di consiglio. la Corte d'assise d'appello di Torino conferma la condanna a un anno e sei mesi per l'ex sindaca Chiara Appendino, l'ex capo di gabinetto del Comune Paolo Giordana e Maurizio Montagnese, all'epoca presidente di Turismo Torino (l'agenzia cui era stata affidata l'organizzazione dell'evento), per i fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017, quando il panico scatenatosi tra la folla durante la proiezione su maxischermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid provocò 1600 feriti e due morti.  Assolto per non aver commesso il fatto l'ex questore Angelo Sanna. Avevano scelto tutti il rito abbreviato. L'accusa, per tutti, era di disastro, lesioni e omicidio colposi, in relazione all'organizzazione e alla gestione dell'evento.

Per altri sei imputati, dirigenti e funzionari giudicati con rito ordinario, quattro assoluzioni (assolto per non aver commesso il fatto il dirigente della questura Michele Mollo, e confermate le assoluzioni di primo grado per il viceprefetto Roberto Dosio, il dirigente comunale Paolo Lubbia, e il vigile del fuoco Franco Negroni, componente della commissione provinciale di vigilanza) e due condanne (confermate a Alberto Bonzano e Marco Sgarbi, dirigenti rispettivamente della questura e della polizia municipale).

“Rispetto la sentenza, ma una volta lette le motivazioni ricorreremo in cassazione”, dice Appendino, oggi deputata 5 stelle. “Mi sono sempre difesa all'interno dei processi a testa alta e così continuerò a fare”, ha aggiunto subito dopo la lettura del dispositivo.

Per il suo legale, Luigi Chiappero, sono significative, per il futuro ricorso, l'assoluzione dell'ex questore e la precedente archiviazione dell'ex prefetto Renato Saccone. “Perché - afferma - se sono stati assolti loro, in un caso in cui alcuni delinquenti hanno fatto un'operazione di certo tipo, io penso che ci sia grande spazio per dire che il disastro non fu colpa delle istituzioni”.

Quella sera il caos fu provocato da una serie di rapine compiute con lo spray al peperoncino: i responsabili, quattro ragazzi ventenni, sono stati condannati in via definitiva in un altro processo a oltre dieci anni di carcere ciascuno.