Mirafiori, le due donne dietro al patto di Regione e Comune con Stellantis

Dietro la nuova svolta verde dell'area industriale c'è un lavoro lungo mesi. Protagoniste due dirigenti che hanno deciso di raccontarci cosa c'è nella lettera di intenti firmata con l'azienda.


servizio di Davide Lessi
montaggio di Benedetto Mallevadore
interviste a Giuliana Fenu, direttrice competitività Regione Piemonte, e Allesandra Cimadom

Qualcuno l'ha già definito un patto di ferro. Più forte di tutto, anche del voto imminente. Dietro la nuova era di Mirafiori c'è una lettera di intenti sottoscritta da Regione e Comune. Un documento “pragmatico”, come ha sottolineato l'ad Carlos Tavares. 
 

Tre gli impegni sottoscritti dalla giunta Cirio. Primo: la riqualificazione degli addetti alle nuove mansioni sarà finanziata attraverso la partecipazione a specifici bandi europei. Secondo: il Piemonte, grazie all'incrocio tra Tav e Terzo Valico, tornerà a essere crocevia dell'Europa a livello logistico. Terzo: uno sconto energetico per il gruppo industriale. 

Non da meno l'impegno dell'amministrazione Lo Russo. Nelle scorse settimane si è ipotizzata una variante urbanistica che permetterà a Stellantis di lavorare su “una fabbrica più compatta”, come vogliono i vertici aziendali. Vale a dire che gli oltre 3 milioni di metri quadrati di stabilimento sono già oggetto di studio da parte di architetti francesi e colleghi italiani. 

Il tutto senza dimenticare l'occupazione: si parla di 550 addetti per il nuovo polo del riciclo delle auto. Una stima prudente, secondo gli esperti. E che ai sindacati non può bastare.