Santa Chiara

Caso Tateo, la Commissione chiede il licenziamento

Il procedimento disciplinare con l'audizione di oltre 100 sanitari era partito dopo le indagini sulla scomparsa della ginecologa Sara Pedri. La replica dell'avvocato Ferrante: "Il danno lo ha ricevuto il primario"

Caso Tateo, la Commissione chiede il licenziamento
TgrTrento
Settimane di audizioni, testimonianze e anche l'ispezione dei Nas. Dal reparto di ginecologia e ostetricia dell'ospedale Santa Chiara è trapelato negli ultimi mesi un quadro di maltrattamenti e soprusi ai danni di almeno una decina di persone. Sei sono state le ginecologhe, colleghe di Sara Pedri (la giovane ginecologa scomparsa dallo scorso 4 marzo) che si sono rivolte agli avvocati.

Ora la doccia fredda per l'ex primario Saverio Tateo: la commissione disciplinare dell'Azienda sanitaria trentina - presieduta dal dott. Antonio Ferro - ne ha chiesto il licenziamento.

La decisione dopo la lunga indagine interna, con oltre cento testimonianze raccolte. Nelle scorse settimane, Tateo era stato trasferito a Pergine.

Ad esprimersi sul suo licenziamento sarà ora il Comitato dei Garanti, composto dagli avvocati Maurizio Roat, Alessandro Baracetti e Federico Normanni e costituito il 27 agosto.

"Accuse infondate", secondo l'avvocato di Tateo, Vincenzo Ferrante, "le decisioni prese rispecchiano la piena legittimità del suo ruolo di primario, ma ora il perseguitato è lui".

Secondo la difesa, poi, le accuse rivolte dall'azienda Sanitaria non riguarderebbero nemmeno il caso Pedri, ma soltanto fatti risalenti al 2018. "Su cui l'ex direttore generale Bordon", spiega Ferrante, "si era già pronunciato non ravvisando alcun comportamento sbagliato da parte del primario di ginecologia".