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Il bambino fu portato in Israele nel settembre dello scorso anno

Sul rapimento di Eitan si fa avanti l'ipotesi "patteggiamento" per il nonno Peleg e il complice

Sul rapimento di Eitan si fa avanti l'ipotesi "patteggiamento" per il nonno Peleg e il complice ANSA
Udienza a Pavia nell'ambito del processo sul presunto sequestro del bambino italo-israeliano, unico sopravvissuto della Strage del Mottarone. La zia affidataria si costituisce parte civile, i legali di Peleg si oppongono ma il Gup rigetta l'istanza

Si apre la strada per un possibile patteggiamento nel procedimento giudiziario a carico di Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone (nella quale il piccolo perse i genitori, il fratellino di due anni e i bisnonni). Stessa ipotesi per Gabriel Alon Abutbul, autista e presunto complice.

Entrambi sono accusati di sequestro aggravato, sottrazione di minore all'estero e appropriazione indebita del passaporto per la nota vicenda del presunto rapimento del piccolo, avvenuto l'11 settembre del 2021, quando aveva sei anni. Eitan fu portato in Israele da dove poi è tornato in Italia quest'anno.

Sono queste le ultime risultanze emerse dall'udienza preliminare apertasi oggi a Pavia, davanti al gup Pietro Balduzzi. Il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile da parte di Eitan, rappresentato dall'avvocato Fabrizio Ventimiglia, e della zia paterna Aya Biran, per la quale erano presenti i legali Giuseppe ed Emanuele Zanalda. Contro la costituzione di Aya Biran si erano opposti i difensori di Shmuel, gli avvocati Sara Carsaniga e Paolo Polizzi, ma il gup ha rigettato l'opposizione.

L'udienza, conclusasi nel primo pomeriggio, è stata aggiornata a martedì 13 dicembre alle 9, su richiesta dei difensori degli imputati, nel tentativo nel frattempo di giungere ad un accordo nell'interesse del bambino. “Si arriverà al patteggiamento? Valuteremo”, ha commentato l'avvocato Sara Carsaniga all'uscita del Palazzo di giustizia di Pavia. “Quel che è più importante è che si è aperto un dialogo: è un bene per il bambino e anche per suo nonno” ha poi aggiunto la legale di Peleg.

“Abbiamo formalizzato la costituzione di parte civile nell'interesse di Eitan, già gravemente provato dalla tragedia che ha dovuto suo malgrado vivere”, ha affermato l'avvocato Ventimiglia, che rappresenta il bambino sopravvissuto al Mottarone. Per i legali di Aya Biran “è positivo che, finalmente, ci sia stata un'ammissione di responsabilità da parte degli imputati per i reati loro contestati. La richiesta di risarcimento? Non è subordinata alla costituzione di parte civile; è una strada che percorreremo con un procedimento civile”.