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ITALIA

Il reato è stato depenalizzato, la sanzione è invece più alta di 200 volte

#apply194. Le donne contro la supermulta per l'aborto clandestino:Renzi corregga questo grave errore

Dal 15 gennaio, chi interrompe la gravidanza al di fuori di strutture ospedaliere sarà soggetto a una multa che dai 51 euro simbolici passa a un'ammenda tra i 5mila e i 10mila euro. Secondo l'associazione 'Dire' (Donne in rete contro la violenza) le donne esiteranno così ad andare in ospedale in caso di complicazioni e a denunciare chi pratica l'aborto clandestino. La protesta corre in Rete con #obiettiamolasanzione e #apply194

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Matteo Renzi intervenga per correggere il "gravissimo errore" dell'inasprimento delle sanzioni per le donne che ricorrono all'aborto clandestino: lo chiede l'associazione 'Donne in rete contro la violenza (Dire)', che gestisce la maggior parte dei centri antiviolenza in Italia. In una lettera aperta al presidente del Consiglio, l'associazione ricorda innanzitutto il fatto che "nel nuovo rimpasto di Governo non ha ritenuto di nominare una ministra alle Pari Opportunità" e "il Dipartimento per le Pari Opportunità è fermo e privo di direzione, affidato unicamente alla buona volontà dei singoli funzionari". Inoltre "restano pochi, erogati a singhiozzo e con ritardo i finanziamenti per i Centri antiviolenza, che le Regioni spendono spesso senza criteri certi e che talvolta non spendono affatto".

Nel decreto attuativo del Jobs Act, si legge, "è prevista la possibilità per le donne vittime di violenza di usufruire di tre mesi di aspettativa per i maltrattamenti subiti ma, di fatto, l'Inps non ha recepito la norma con una circolare attuativa e per nessuna donna è possibile usufruire di tale opportunità". "Il Fondo di solidarietà sperimentale a tutela del coniuge in stato di bisogno, previsto dalla Legge di stabilità e istituito presso il Ministero della Giustizia, è costituito solo da 250 mila euro per l'anno 2016 e 500 mila euro per il 2017" e "la legge per giunta stabilisce che il contributo statale è dovuto solo per i coniugi separati e che nulla è dovuto ai figli nati fuori dal matrimonio".

Infine, se il reato di aborto clandestino è stato depenalizzato grazie al decreto legislativo del 15 gennaio scorso, sono state però innalzate le sanzioni, che da 51 euro passano a una cifra tra 5mila e 10mila euro, "ignorando completamente le ragioni per cui la legge 194 comminava una multa simbolica, ovvero permettere alle donne di denunciare i 'cucchiai d'oro' che praticavano aborti illegali e, soprattutto, permettere loro di andare in ospedale al primo segno di complicazione senza rischiare la denuncia". "Noi Le chiediamo di fare in modo che questo gravissimo errore sia corretto subito per evitare conseguenze incalcolabili, e Le ricordiamo inoltre che abortire legalmente e in sicurezza nel nostro paese sta diventando impossibile, visto che il 70% dei medici sono obiettori di coscienza".