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ITALIA

Circa 45 minuti prima della scomparsa della ragazza

Caso Yara: il furgone di Bossetti filmato 7 volte a Brembate poco prima dell'omicidio

A Brembate la sera del 26 novembre 2010 tre telecamere riprendono un mezzo Iveco che per gli inquirenti non può che essere quello del muratore

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Furgone di Bossetti nel filmato dei Carabinieri
Roma
Nuovi elementi nel caso di Yara Gambirasio. Dei filmati di alcune telecamere di Brembate - raccolti dai carabinieri - mostrano un furgone cassonato Iveco immortalato più volte da tre circuiti del Paese la sera del 26 novembre 2010 nei circa 45 minuti immediatamente precedenti alla scomparsa di Yara Gambirasio.

Gli inquirenti e la Iveco
Il furgone delle immagini non solo è compatibile con quello di Massimo Bossetti, ma sembra non ci siano dubbi appartenga davvero al muratore in carcere con l'accusa di aver ucciso la ragazza. I Carabinieri insieme infatti alla casa produttrice Iveco hanno individuato i furgoni in circolazione compatibili con quello delle immagini delle telecamere e l'unico che potesse essere in quella zona il 26 novembre del 2010 sembra fosse solo quello di Bossetti.

Il percorso
Quattro volte passa davanti alla telecamera Shell di via Locatelli, una volta davanti alla  Banca Credito Cooperativo via Rampinelli, due volte davanti all'azienda Polynt di via Caduti dell’Aeronautica.

Le intercettazioni in carcere
Ma Bossetti continua a dirsi innocente e non solo in via ufficiale. Le intercettazioni rubate dietro le sbarre del carcere di Bergamo restituiscono il quadro di un uomo che piange più volte la propria estraneità a un delitto che gli ha rovinato la vita: "Mi hanno portato via tutto...tre quarti della mia vita me l'hanno portata via qua dentro, non ho commesso niente, mai fatto niente".

Alla moglie: "Solo contro tutti"
E scrive alla moglie Marita Comi: "Mi sento tanto solo, solo contro tutti". Se per gli altri detenuti Bossetti è l'"ammazza bambini" (così dice in una lettera alla moglie), il 44enne muratore continua a dirsi innocente: non è lui, dice, l'assassino, di Yara Gambirasio. "Non ho mai ucciso nemmeno un animale...mai...poteva esser nostra figlia" afferma rivolgendosi alla moglie il 3 luglio scorso, nel corso del loro secondo incontro in carcere.

La moglie: "Devo dire solo la verità"
La moglie non ricorda esattamente gli spostamenti di sera del 26 novembre 2010, giorno della scomparsa di Yara, e non è pronta a mentire. "Siamo sempre a casa alla sera. Guarda che loro mi hanno chiesto un'ora, l'ora non mi ricordo Massi, non posso dirgli un'ora che non mi ricordo, capisci? È per quello che non mi sento di dire bugie, Massi, devo dire solo la verità… basta! La dico io e la devi dire anche tu, hai capito? Basta".