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MONDO

Permesso per quattro mesi

Caso Marò, Latorre è a Taranto. La figlia: "Sono felicissima"

La Corte Suprema indiana ha dato il via libera al rientro del fuciliere in Italia per rimettersi dall'ischemia che lo ha colpito lo scorso 31 agosto. I giudici hanno dato un permesso di 4 mesi pretendendo una garanzia scritta per il ritorno in India

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Il rientro in Italia di Massimiliano Latorre (ansa)
Mistraeli (Puglia)
È atterrato sul suolo italiano e ha abbracciato i suoi familiari. L'aereo con a bordo Massimiliano Latorre, il marò detenuto in India da due anni insieme al collega Salvatore Girone, è atterrato nella Stazione elicotteri della Marina Militare (Maristaeli) a Grottaglie. Ad attenderlo, oltre ai parenti,  il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi. 

"Sono felicissima che sia in Italia, spero che si riprenda e che stia meglio. Finalmente staremo con papà tutti insieme noi figli", ha commentato Giulia Latorre, subito dopo che il padre è atterrato a Grottaglie.

Il fuciliere ha ottenuto l'autorizzazione dalla Corte Suprema indiana a rientrare in Italia per quattro mesi. I giudici, infatti, ieri hanno detto sì all'istanza presentata dai legali del fuciliere che concede a Latorre di rimettersi completamente dall'ischemia che lo ha colpito lo scorso 31 agosto scorso.

I giudici hanno accettato una garanzia scritta di rientro a nome del governo italiano, fornita dall'ambasciatore a Delhi Daniele Mancini, chiedendo però anche una nuova garanzia scritta "non ambigua e non equivoca" a Latorre.