Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Cdm-via-libera-alla-partecipazione-Italia-alla-missione-Ue-banca-dati-dna-5c01bc45-b7e2-4dd1-b079-d7138316c5f7.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Ok anche alla Banca dati sul Dna

Immigrazione, via libera alla partecipazione dell'Italia alla missione Ue

In una prima fase, l'operazione ha il compito di raccogliere informazioni sulla tratta. Renzi sulla banca dati Dna: "E' la più innovativa al mondo". Dal 1 settembre 2015 le spese obbligatorie per il funzionamento degli uffici giudiziari dovranno essere sostenute dal ministero della Giustizia e non più dai Comuni. Sull'Italicum: ok al decreto legislativo per i 100 collegi plurinominali

Condividi
Uno sbarco di migranti
Roma
Via libera dal Consiglio dei ministri alla partecipazione italiana alla missione Ue contro i trafficanti di migranti. In questa fase l'operazione - denominata EunavFor Med - ha il compito, soprattutto con l'attività di intelligence, di raccogliere informazioni sulla tratta. La missione aveva già avuto l'ok dal Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione europea lo scorso 22 giugno e doveva essere recepita dai singoli governi. L'operazione, nello specifico, ha il compito di raccogliere informazioni sulle reti del traffico e della tratta degli esseri umani nel Mediterraneo centromeridionale. Il comando operativo di EUNavfor Med è assegnato all'Italia e sarà esercitato da Roma dal Comando di Vertice Interforze. 

Ilva-Fincantieri, sblocco per gli impianti
Con un decreto sono stati sbloccati anche gli impianti degli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone e dell'Ilva di Taranto. Questi erano fermi da lunedì scorso per decisione della magistratura. Il premier Renzi su Facebook sottolinea: "Continuiamo a dare priorità al salvataggio dei posti di lavoro in tutta Italia da Monfalcone a Taranto fino all'intero Casertano" e twitta: "passo dopo passo, un mattone alla volta, non solo salvataggi di aziende, ma anche costruzione di futuro. Avanti tutta, è la volta buona". Soddisfazione di Fincantieri, secondo cui il provvedimento fornisce l'interpretazione autentica della normativa in materia ambientale, chiarendo che i depositi temporanei di scarti di lavorazione fatti sulla banchina del cantiere di Monfalcone anziché sulla nave sono legittimi. Verrebbe così superata l'interpretazione della Cassazione all'istanza della Procura per il sequestro delle aree, nell'ambito di un'indagine aperta dal 2013. L'azienda aveva ritenuto obbligato chiudere tutta la produzione, giudicando 'strategiche' le zone interdette. Per Taranto, invece, c'è voluta una lunga valutazione tecnica che ha fatto slittare di parecchie ore la riunione del governo. Il decreto stabilisce che, nei casi di aziende di rilevanza strategica nazionale sottoposti a provvedimenti cautelari da parte della magistratura, il provvedimento non impedisca la prosecuzione dell'attività d'impresa purché l'azienda presenti in termini "stringenti" (probabilmente 30 giorni) un piano per l'adozione di misure aggiuntive sulla sicurezza del lavoro. Non viene così leso il motivo per il quale il magistrato ha disposto il sequestro - l'indagine sulla morte di un operaio - ma l'Ilva potrà presentare istanza alla magistratura, con un piano integrativo di sicurezza, il dissequestro dell'altoforno e la prosecuzione delle proprie attività.
  
Italicum, ok al Dlgs per i 100 collegi plurinominali
Approvato anche in via preliminare il decreto legislativo che attua la delega al Governo per la determinazione dei collegi plurinominali prevista dall'Italicum. Con questo atto - si legge nel comunicato di palazzo Chigi - sono definiti i cento collegi in cui gli elettori saranno chiamati a scegliere i membri della Camera dei deputati in base alla nuova legge elettorale. "La ridotta dimensione dei collegi - sottolinea il Governo - ai quali sono assegnati i seggi in un numero variabile tra tre e nove in base alla relativa ampiezza, consente ad ogni elettore di individuare chiaramente l'offerta politica che gli viene sottoposta nel collegio di appartenenza e di scegliere il proprio candidato. Il provvedimento sara trasmesso alle Camere entro il 7 luglio per il parere delle competenti commissioni".

Spese dei tribunali a carico del ministero della Giustizia, non più dei Comuni
A partire dal 1 settembre 2015, le spese obbligatorie necessarie per il funzionamento degli uffici giudiziari dovranno essere sostenute dal ministero della Giustizia e non pi· dai Comuni. Per renderlo possibile il Governo ha approvato stasera un regolamento di attuazione della legge del 2014 che introduce la novita. Viene quindi superato il sistema, in vigore dal 1941, che poneva a carico dei Comuni l'onere di anticipare le predette spese, che poi erano rimborsate dal ministero. 

La banca dati del Dna
L'altra novità introdotta con l'approvazione del Cdm è la Banca dati del Dna. Il suo regolamento ha ottenuto il via libera oggi in via preliminare e, ad annunciarlo su Facebook, è stato proprio il premier Renzi sottolineando che le norme "sono tra le più innovative al mondo". Per il ministro della giustizia Andrea Orlando "magistrati e forze dell'ordine hanno nuovi strumenti nella lotta al crimine #giustizia". Con questo provvedimento (dovrà poi essere adottato con Decreto del Presidente della Repubblica) - in attuazione del Trattato di Prum - si istituisce una Banca dati presso il Viminale a cui si affianca il laboratorio centrale del Dna presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia, ubicato a Rebibbia. Gli obiettivi che l'adozione del regolamento consente - precisano dal ministero della giustizia - sono molteplici: la garanzia delle necessarie tutele di privacy e anonimato, la maggiore certezza dei riscontri, la tempestività delle verifiche, il coordinamento di questi aspetti delle attività investigative. Per individuare i responsabili di azioni criminali e fermarli, ma anche per escludere chi non è coinvolto. "Non sarà un Grande Fratello genetico - assicurano - ma uno strumento fondamentale in tema di innovazione, sicurezza e anche risparmio". Ed ancora, sul versante internazionale, aiuterà a rafforzare la cooperazione tra Stati sul fronte delle prevenzione e repressione del terrorismo e dell'immigrazione clandestina. Mentre sul versante interno, contribuirà alla soluzione di casi giudiziari complessi, al ritrovamento di persone scomparse, all'identificazione di persone decedute rimaste non identificate. Importanti indagini note alla cronaca non avrebbero avuto esito positivo senza il fondamentale strumento delle indagini sul Dna (basti pensare al caso di Elisa Claps e al ruolo centrale dell'investigazione genetica nel caso di Yara Gambirasio il cui processo all'unico indagato, Massimo Bossetti, è cominciato proprio oggi). Con questo provvedimento inoltre potranno essere riaperti casi irrisolti e potranno essere condotte in modo più efficace le investigazioni dei reati a sfondo sessuale. Si ritiene inoltre che vista la semplificazione nelle indagini si potrà avere una riduzione di sprechi e di costi.