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MONDO

L'indiscrezione della Süddeutsche Zeitung

Crisi Grecia, l'Ue ha un piano di emergenza per evitare il panico delle banche elleniche

Messo in atto se Atene non riuscirà a trovare alcun accordo con i creditori entro fine settimana. Il piano punta a un "controllo dei flussi finanziari" dalla Grecia per evitare una fuga di capitali

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Gli europei avrebbero deciso ieri un piano di emergenza per evitare il panico nelle banche della Grecia nel caso in cui Atene non riuscisse a trovare alcun accordo con i suoi creditori entro la fine della settimana. E' quanto riferisce oggi la Süddeutsche Zeitung, spiegando che il piano punta a preparare un "controllo dei flussi finanziari" dalla Grecia per evitare una fuga di capitali, sul modello delle restrizioni imposte a Cipro durante la crisi finanziaria del 2013.

Se i negoziati destinati a salvare la Grecia dal default dovessero restare in un vicolo cieco, si agirebbe "a partire dalla prossima settimana" per "chiudere le banche greche per qualche giorno" al fine di prepararle a queste limitazioni delle transazioni, che dovrebbero essere ratificate dal Parlamento greco. In questo caso, prosegue la Süddeutsche Zeitung, i prelievi da bancomat potrebbero essere limitati, come pure i pagamenti elettronici effettuati in Grecia e all'estero.

Varoufakis: "Non presentero' nuove proposte a Eurogruppo"
Atene non presentera' all'Eurogruppo nuove proposte per una soluzione del contenzioso con i creditori internazionali. Non lo fara', ha spiegato il ministro delle Finanze greco, Ynis Varoufakis, in un'intervista a Bild in edicola oggi, "perche' l'Eurogruppo non e' il posto idoneo per la discussione di proposte che non siano prima tate negoziate a un livello piu' basso". In ogni caso, ha aggiunto Varoufakis, la delegazione greca "e' "pronta in qualsiasi momento" a trovare una soluzione insieme con i le controparti, che hanno bisogno di tornare al tavolo delle trattative "con un chiaro e robusto mandato".

Il lunedì nero delle Borse
Le Borse europee hanno bruciato ieri 172 miliardi.  Le parole del Governatore della Bce Mario Draghi (intervenuto al Parlamento europeo), che da una parte ha confermato il sostegno alle banche elleniche e dall'altra ha definito l'insolvenza come un possibile ingresso in "acque inesplorate", hanno fermato solo per poco l'emorragia dei listini, con Milano che ha chiuso a -2,4%, ai minimi di giornata. Con una 'Grexit', "entreremmo in un terreno ignoto", ha detto Draghi, perché se anche dopo le ultime riforme del sistema finanziario ci sono strumenti per gestire la situazione nel breve, "nel medio lungo periodo quali sarebbero le conseguenze per l'Ue? Questo non siamo in grado di prevederlo".