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ECONOMIA

Liquidità aumentata per le banche elleniche

Draghi: "Il presupposto della Bce è che la Grecia resti nell'euro. Il debito va alleggerito"

Il governatore della Banca Centrale Europea afferma che la Grexit non è di competenza del suo istituto e traccia un quadro moderatamente positivo dell’economia dell’Eurozona: "La ripresa si sta ampliando, pronti a usare ogni strumento se la stabilità venisse meno". Tassi di interesse stabili allo 0,05%

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Mario Draghi
Francoforte
"La Bce continua a lavorare sul presupposto che la Grecia è, e continuerà ad essere, un membro dell'Eurozona". Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, è netto sull'ipotesi di Grexit, una decisione che comunque, afferma, non spetta al suo istituto. E annuncia: la liquidità di emergenza per le banche elleniche è stata aumentata di circa 900 milioni di euro per una settimana.

"Ingiustificato dire che non abbiamo fornito abbastanza liquidità alla Grecia"
Secondo Draghi, dopo l'accordo raggiunto all'Eurosummit e il voto del Parlamento di Atene, "le cose sono cambiate" e "sono state ripristinate le condizioni per aumentare l'Ela", la liquidità di emergenza alle banche di Atene. "Dire che non abbiamo fornito abbastanza liquidità alla Grecia, causando una fuga dalle banche, è ingiustificato", ha sottolineato, aggiungendo che la Bce ha alzato l'Ela a quasi 90 miliardi di euro da zero e che con un'esposizione di 130 miliardi è "il maggiore detentore di depositi in Grecia".

"Un alleggerimento del debito è necessario"
Per il presidente della Bce, è comunque "fuori questione che un alleggerimento del debito per la Grecia sia necessario". Poi ha aggiungento che su come farlo, nell'ambito delle regole europee, "ci concentreremo nelle prossime settimane". In ogni caso, ha detto, "tutte le indicazioni mi portano a dire che saremo rimborsati dalla Grecia il 20 luglio, e così anche il Fmi".

Ripresa nell'Eurozona
Quanto al'Eurozona, i segnali dall'economia indicano "una ripresa che si sta ampliando" nonostante i recenti sviluppi sui mercati "che in parte riflettono l'incertezza sulla Grecia". Il Quantitative Easing, ha aggiunto, procede bene e continuerà fino a quando necessario.

"Pronti a intervenire con ogni strumento per mantenere la stabilità"
Se un qualunque sviluppo dovesse implicare una "stretta non voluta" alle condizioni della politica monetaria, o se le prospettive di stabilità finanziaria dovessero venire meno, ha spiegato, "il Consiglio direttivo della Bce è pronto a rispondere avvalendosi di tutti gli strumenti a sua disposizione".

Tassi invariati
Quanto ai tassi di interesse, la Bce ha deciso di non variarli. Il costo del denaro resta allo 0,05%. Sul fronte dell'inflazione, la Banca Centrale Europea continua ad attendersi una inflazione media di Eurolandia a livelli contenuti nei mesi a venire, per poi segnare progressivi rafforzamenti durante 2016 e 2017.