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POLITICA

Il caposaldo

M5s, Grillo conferma limite due mandati. Parlamentari in subbuglio

Big perplessi sul loro futuro

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il fondatore e garante del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, in videoconferenza con i gruppi parlamentari, ha affermato: "Il limite dei due mandati deve essere un nostro pilastro fisso". "L'ho detto a Conte - ha proseguito - io resterò nel M5S se resta questo pilastro". A queste parole del garante nel Movimento è scoppiato il subbuglio. Anche se la regola del doppio mandato è uno storico caposaldo del M5s e resta, nei ragionamenti di tanti, il baluardo contro la politica come carriera. 

Nel confronto a distanza con i parlamentari, Grillo è arrivato a sorpresa nel senso che la convocazione prevedeva solo la presenza del consulente politiche green di Grillo, Marco Morosini. Invece si è presentato Beppe Grillo assieme al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, da Grillo tanto voluto nell'Esecutivo. Nell'incontro il fondatore del MoVimento ha affrontato tante questioni aperte: dalla transizione ecologica alla blindatura di Virginia Raggi a candidata sindaco di Roma.

L'incontro ha lasciato sgomenti i big perché con la conferma del limite dei due mandati molti si troverebbero tagliati fuori dall'agone politico anche perché sulle eventuali deroghe si era già cominciato a discutere, anche se non ufficialmente, e le si davano ormai per scontate. 

Grillo ha però sostenuto: "Quelli del secondo mandato non saranno abbandonati" e verranno "valorizzate le competenze". In molti vedono in questo rischi di vertenze giudiziarie per gli esclusi mentre echeggia la questione giudiziaria con l'Associazione Rousseau. Su questo punto Grillo ha sostenuto: "Troveremo un accordo" anche se per molti parlamentari il rapporto non dovrebbe essere portato avanti.

Nel frattempo, Giuseppe Conte continua a preparare il nuovo progetto politico del Movimento e si tiene fuori il più possibile dai dissapori. Grillo ha parlato dell'ex premier dicendo: "Conte è meraviglioso, presto voteremo, non appena avremo una piattaforma" quindi l'operazione 2050, ideata con Conte, resta in piedi.