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ITALIA

Smentite indiscrezioni di stampa

Maturità, il ministero rassicura: nessuna sorpresa sulla terza prova

Smentite le voci su un quizzone obbligatoriamente su cinque materie. Si tratta solo del limite massimo, ma possono essere anche di meno

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Roma
La terza prova dell’esame di Maturità non deve obbligatoriamente riguardare cinque materie, ma può affrontarne fino a un massimo di cinque. A rassicurare gli studenti, dopo le indiscrezioni trapelate su alcuni organi di stampa, è il ministero dell’Istruzione. Nessuna sorpresa dunque sull’ultimo scritto dell’esame.

L'allarme tra gli studenti 
A generare allarme fra i maturandi erano state alcune notizie su una circolare ministeriale arrivata il 29 maggio. La novità del quizzone obbligatoriamente su cinque materie aveva generato timore tra gli studenti, che durante l'anno si sono esercitati su quattro materie. Anche i documenti del consiglio di classe, redatti il 15 maggio, parlano di quattro.
 
Le rassicurazioni del ministero
Il ministero ha assicurato che nulla è cambiato. La norma di riferimento resta il decreto del 2000 in cui è detto "fino a un massimo di cinque materie" e a questo si fa riferimento nella nota inviata alle scuole. Probabilmente l'equivoco nasce da una erronea interpretazione del testo.