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POLITICA

Lungo vertice di maggioranza

Mes, Palazzo Chigi: governo a Eurogruppo seguirà logica di "pacchetto"

L'iter del Mes prevede oggi il confronto di Conte con le Camere e mercoledì il passaggio con Banca d'Italia e commissione Finanze del Senato

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Si è concluso dopo oltre tre ore il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi.

"In vista della prossima riunione dell'Eurogruppo del 4 dicembre 2019 il Governo affronterà il negoziato riguardante l'Unione Economica e Monetaria (completamento della riforma del Mes, strumento di bilancio per la competitività e la convergenza e definizione della road map sull'unione bancaria) seguendo una logica di "pacchetto".

"Ogni decisione - aggiungono le stesse fonti - diventerà in ogni caso definitiva solo dopo che il Parlamento si sarà pronunciato a partire dalle risoluzioni che saranno approvate l'11 dicembre, in occasione delle comunicazioni che il Presidente del Consiglio renderà in vista del prossimo Consiglio Europeo. Tutto questo in linea con i punti 12) e 13) della risoluzione del Parlamento approvata il 12 giugno 2019".

I punti 12 e 13 della risoluzione del giugno 2019, a firma Molinari-D'Uva (allora era in carica il governo M5S-Lega) impegnano il governo: "a promuovere, in sede europea, una valutazione congiunta dei tre elementi del pacchetto di approfondimento dell'unione economica e monetaria, riservandosi di esprimere la valutazione finale solo all'esito della dettagliata definizione di tutte le varie componenti del pacchetto, favorendo il cosiddetto «package approach», che possa consentire una condivisione politica di tutte le misure interessate, secondo una logica di equilibrio complessivo"; "a render note alle Camere le proposte di modifica al trattato Esm, elaborate in sede europea, al fine di consentire al Parlamento di esprimersi con un atto di indirizzo e, conseguentemente, a sospendere ogni determinazione definitiva finché il Parlamento non si sia pronunciato".

Lo sottolineano fonti della presidenza del Consiglio dopo il vertice sul Mes a Palazzo Chigi.

Con il premier Giuseppe Conte, erano presenti i ministri Roberto Gualtieri (Economia), Stefano Patuanelli (Mise) e i capi delegazione Luigi Di Maio (M5S), Dario Franceschini (Pd) e Roberto  Speranza (LeU). Assente Italia Viva. "Il presidente di Italia Viva Rosato ha spiegato al presidente Conte, visto che il nuovo litigio della maggioranza è sul Mes e noi siamo i pacificatori, che non abbiamo nulla su cui litigare, se la vedessero tra loro", aveva spiegato Matteo Renzi, intervistato a 'Non è l'Arena' su La7.

In precedenza, il premier aveva scritto in un post su Facebook: "Domani alle ore 13 sarò alla Camera dei deputati per un'informativa sul MES. Potrete seguire il mio intervento qui sulla mia pagina Facebook".

Fonti M5S: molto da rivedere, decide Parlamento
"Il Parlamento è sovrano ed è un bene che si sia deciso di non dare nessuna luce verde fino a quando il Parlamento non ne discuterà". E' quanto si apprende da fonti M5s in riferimento alla discussione sul Mes nel vertice a palazzo Chigi. "E' il Parlamento che parla per primo. Per noi noi tante cose nell'Unione Economica e Monetaria vanno e riviste", viene sottolineato.

Alitalia
Intanto spunta un'ipotesi per Alitalia. Il governo, secondo quanto si apprende da fonti di governo, sta valutando l'opportunità di varare già nel Consiglio dei ministri di lunedì o al più tardi giovedì, un decreto ad hoc per Alitalia, per consentire ai commissari l'utilizzo dei 400 milioni del prestito ponte (stanziati con il decreto fiscale) anche se non è stata ancora finalizzata la cordata per la cessione della ex compagnia di bandiera. Il prestito, secondo le stesse fonti, non dovrebbe però essere aumentato ma dovrebbe rimanere di 400 milioni.

L'iter del Mes continuerà a segnare il cammino della maggioranza dopo l'incontro di domenica sera e il duplice confronto del premier con le aule parlamentari di oggi. Mercoledì il Mes dovrà affrontare due appuntamenti insidiosi: alle 14 l'audizione del Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sul funzionamento del Meccanismo europeo di stabilità e sulle sue prospettive di riforma e mezz'ora dopo, nella commissione Finanze del Senato per la Bozza di riforma del Trattato istitutivo del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes).