Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Napoli-sgominata-banda-di-falsari-in-germania-spacciata-una-banconota-da-300-euro-c4161035-7b1b-47fa-be34-b37e579f05b0.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Il procuratore: "Non sono emersi legami con la camorra"

Napoli, sgominata banda di falsari. In Germania aveva piazzato una banconota da 300 euro

Il cosiddetto 'Napoli Group' mette in circolazione il 90% degli euro contraffati in giro per il mondo. Tra i fermati, la mamma di Fortuna, la bimba precipitata dall'ottavo piano su cui è aperta un'inchiesta che ipotizza l'omicidio

Condividi
(foto archivio)
Oltre 50 persone sono state arrestate dai Carabinieri di Napoli e Caserta, insieme a quelli dell' Antifalsificazione monetaria, in un'operazione scattata all'alba in Campania. Sgominata la banda conosciuta con il nome di 'Napoli Group', una sorta di cartello dei falsari responsabile della produzione di circa il 90% degli euro contraffatti in circolazione, che forniva tra l'altro consulenze sulla falsificazione in giro per il Vecchio Continente, era costituito da undici associazioni a delinquere ciascuna delle quali specializzata in un compito: dallo stoccaggio al trasporto alla spendita al minuto delle banconote.

Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi, anche la mamma della piccola Fortuna, la bambina di 6 anni morta dopo una caduta dal balcone a Caivano e su cui è aperta un'inchiesta per omicidio, che si difende: "Non c'entro assolutamente nulla". La piccola, come è stato accertato, era stata vittima di abusi.

I Carabinieri hanno notificato una serie di provvedimenti per i reati di associazione per delinquere, falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, falsificazione di valori di bollo e contraffazione di sigilli pubblici.

Eseguiti oggi 29 provvedimenti di custodia in carcere, 10 ai domiciliari, 12 provvedimenti di divieto di dimora e 5 di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

La banda era riuscita a piazzare perfino una banconota da 300 euro, taglio inesistente nella realtà, in Germania.

Da Napoli 90% euro falsi nel mondo
Il gruppo di falsari sgominato oggi dai carabinieri era noto in tutta Europa e faceva parte del cosiddetto "Napoli Group", sigla che include varie organizzazioni campane ed a cui, secondo gli inquirenti, è riconducibile il 90% degli euro falsi nel mondo. Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo.

Lezione di falso
I componenti della banda sgominata erano in contatto con esponenti della criminalità organizzata di vari Paesi europei, cui davano lezioni di contraffazione spostandosi da un Paese all'altro. Le banconote venivano spese non solo in Europa, ma anche in Paesi africani come Algeria, Tunisia e Senegal. 

La banconota da 300 euro
Nel corso dell'operazione sono state scoperte una stamperia ad Arzano (Napoli) e una zecca a Gallicano (Roma). La banda, ha spiegato il comandante del Nucleo falsificazione colonnello Ferace, ha osato addirittura stampare una banconota da 300 euro, taglio che non esiste: banconota poi spacciata in Germania.

Il coinvolgimento della mamma di Fortuna
Domenica Guardato, la mamma della piccola Fortuna - vittima di abusi, morta il 24 giugno scorso dopo essere caduta nel vuoto a Caivano - è tra i destinatari dei divieti di dimora nell'ambito dell'inchiesta che ha sgominato una banda internazionale di falsari. Sulla morte della bimba è aperta un'inchiesta che ipotizza l'omicidio. Secondo l'accusa, Domenica Guardato acquistava consistenti quantità di banconote contraffatte da Giuseppe Manzo, un altro abitante del parco Verde di Caivano arrestato questa mattina. Successivamente le rivendeva ad acquirenti abituali che provvedevano a spenderle nei negozi e nei supermercati. Alla donna i carabinieri hanno notificato la misura che le vieta di dimorare nel comune di Caivano, dandole sei ore di tempo per lasciare la città. Le sei ore scadono alle 13. Raggiunta telefonicamente dall'Ansa, la donna ha negato il suo coinvolgimento: "Non c'entro assolutamente nulla". 

Il dizionario dei falsari
"Cosariello", "ambasciata", "l'americano" per indicare il dollaro: aveva un proprio gergo il "Napoli Group"' la banda di falsari attiva in Europa e Africa smantellata oggi dai carabinieri. Banconote e monete venivano designate con altri nomi, anche nel tentativo di depistare gli investigatori in caso di intercettazioni. Le monete, in particolare, venivano indicate come "scarpe", "pavimenti", "cartoline" e "gnocchi". La banda, oltre ai soldi, falsificava anche "Gratta e vinci" e marche da bollo. Come spiegato dagli inquirenti, il "Napoli group" aveva ottenuto "il controllo completo del mercato internazionale mediante la distribuzione di rilevanti quantitativi di denaro falso immesso in Italia e in ogni parte del mondo". Francia, Spagna, Germania, Romania, Bulgaria, Albania, Senegal, Marocco, Tunisia e Algeria i Paesi più colpiti. Nel corso dei due anni di indagini finora svolti sul "Napoli group" sono state sequestrate 5.500 banconote e monete false di vario taglio per un totale di 1 milione di euro circa.