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ITALIA

Interrogatorio nel carcere di San Vittore

Scontri No Expo a Milano, Gip conferma: 5 arrestati restano in carcere

Il Gip ha convalidato gli arresti e disposto la misura cautelare in carcere per le 5 persone fermate il primo maggio, accusati di resistenza aggravata, lancio di oggetti e uso di armi improprie; tra loro un 27enne lodigiano che respinge le accuse. Procura: "E' stata violenza collettiva contro le forze dell'ordine"

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(Ansa)
Il gip di Milano ha convalidato gli arresti dei cinque italiani e disposto la misura cautelare in carcere per le cinque persone fermate venerdì scorso durante il corteo dei "No Expo" che ha messo a ferro e fuoco alcune strade del centro di Milano. Sono accusati di resistenza aggravata, lancio di oggetti e uso di armi improprie. "E' stata violenza collettiva contro le forze dell'ordine": così la Procura nella richiesta di convalida. 

Tra gli arrestati un 27enne
Il primo ad essere interrogato nel carcere di San Vittore un ragazzo lodigiano di 27 anni senza precedenti penali. Ha deciso di rispondere alle domande del gip, respingendo le accuse e prendendo le distanze da ogni forma di violenza. Per lui come per gli altri 4 il pm di Milano Piero Basilone ha chiesto la convalida dell'arresto. "Quella messa in atto da alcuni manifestanti durante il corteo del primo maggio è stata una violenza collettiva contro le forze dell'ordine" ha scritto il magistrato nel provvedimento, sottolineando la differenza tra la resistenza contestata a chi si vuole 'semplicemente' sottrarre a un arresto e quella di chi, come i cinque arrestati dopo il corteo del primo maggio, ha agito in un contesto di aggressione alle forze dell'ordine. Uno scenario in cui, stando alla ricostruzione degli inquirenti, sarebbero stati lanciati anche massi di cemento". Il Gip Donatella Banci Buonamici ha quindi convalidato l'arresto.

Cinque francesi arrestati a Genova, due negano 
Per le violenze di Milano sono stati arrestati a Genova anche cinque francesi. Nel loro "covo" oltre a tute nere, maschere, bombolette spray e mappe di Genova e Milano è stato trovato, come emerge dalla carte della Questura, "materiale riconducibile ad esponenti dell'area antagonista No Tav e No Expo" e "libri e dispense per l'apprendimento della lingua araba".  Luc Robert Gauthier, 24 anni, ha negato la sua presenza a Milano, ha sostenuto di non essersi mai allontanato dalla Liguria e di non avere partecipato ad alcuna manifestazione. Anche Boilleau, 24 anni, ha detto al suo legale "di non essere mai stato in Lombardia", di essere a Genova da sei mesi a seguire un corso di studi Erasmus "e di non avere mai preso parte a disordini".

Le indagini
Al momento sotto inchiesta ci sono una quarantina di persone, compresi gli stranieri espulsi o per i quali era stata chiesta l'espulsione e i due fermati nel corso delle attività di prevenzione nei giorni precedenti l'inaugurazione di Expo. Gli investigatori continuano a lavorare sulle immagini riprese da media, telecamere di sorveglianza e cittadini.