Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Toninelli-discuteremo-con-Salvini-su-intesa-con-Orban-migranti-Alitalia-Dossier-non-facile-7e9c4601-e800-45db-8c29-e91c9bcc13b4.html | rainews/live/ | true
POLITICA

"Alitalia? Dossier non facile"

Toninelli: discuteremo con Salvini su intesa con Orban

Il Ministro delle Infrastrutture si riferisce all'Ungheria di Orban. Ieri il vicepremier leghista era finito nel mirino di Luigi Di Maio :"Chi vuole le Province - aveva detto senza mezzi termini - si trovi un altro alleato". Sul caso Siri: "Bene Conte. Non possiamo avere ombre"

Condividi
L'attacco ieri del vicepremier Luigi Di Maio sulle Province:"Chi le vuole - ha detto senza mezzi termini - si trovi un altro alleato". Oggi, quello del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli: "Positivo che sia diminuito il numero degli sbarchi. Ma l'appoggio a Paesi, come l'Ungheria di Orban, che dice 'no' alla redistribuzione, comporta al più presto un confronto con gli alleati di governo". La Lega di Matteo Salvini è sempre più nel mirino dei grillini. Un periodo di forte tensioni all'interno dell'esecutivo in vista della elezioni europee ormai alle porte.

Le distanze - in nome della questione morale - Toninelli le sottolinea anche sul caso Siri, che continua a segnare scontri a distanza tra 5Stelle e Leghisti. La presa di posizione del premier Giuseppe Conte sulla vicenda "non è una vittoria né una sconfitta di alcuno" perché "non si può gioire se un membro del governo viene giustamente invitato a dimettersi" ma "spero che faccia un passo indietro" perché "non possiamo permetterci ombre" sottolinea il ministro. "Mi dispiace per lui e per la sua famiglia ma va tutelata l'immagine del governo del cambiamento che ha bisogno della fiducia degli italiani" e serve "la difesa delle istituzioni". "Noi - ha proseguito Toninelli - speriamo che non si debba andare al consiglio dei ministri per votare. Spero che lui faccia un passo indietro".

Per Toninelli è "fondamentale curare il buon esempio, se Siri fosse stato del M5S si sarebbe dimesso. L'immagine deve prevalere, non devono esserci ombre, non possiamo permetterci ombre", ha proseguito. "Conte ha motivato dal punto di vista legale una scelta che è stata la sua scelta. Che è giusta perché quel fatto concreto riguarda un emendamento che andava" a favorire "l'impresa di Arata e questo è un fatto importante anche se questo non significa che sia condannato o colpevole ma dal governo serve un segnale forte", ha concluso. Toninelli spera che questo non crei problemi alla tenuta del governo: "La nostra intenzione è andare avanti con il programma, di cui abbiamo già realizzato poco meno della metà. Abbiamo la volontà di completarlo".

Alitalia: "Ci stiamo lavorando" e sul lavoro: "Aiutare ad avere vita dignitosa"
Toninelli precisa poi su Alitalia:  "Dire che abbiamo cambiato atteggiamento non sta né in cielo né in terra. La questione è gestita dai commissari e da Fs. Altro ambito è il ponte Morandi con la commissione ad hoc al Mit. Sono due cose diverse, due dossier che vengono valutati singolarmente". Ed ha aggiunto: "Ci sarà una proroga. Finanziatori e investitori ci sono. Manca un investitore. Ci stiamo lavorando. Dateci tempo per chiudere un dossier che non è semplice". Ultima battuta sul lavoro: - "Uno dei tanti tavoli portato avanti al Mise è quello sui rider e sui lavoratori poveri. In Italia abbiamo 5 milioni di lavoratori poveri. Non dobbiamo far scappare le imprese che investono, ma dobbiamo aiutare anche i lavoratori ad avere una vita dignitosa".