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Coronavirus

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Fase 2, il viceministro della Sanità Sileri: l'app Immuni pronta per l'uso

L'app per il contact tracing sarà pronta per il rilascio entro i primi giorni di giugno. Pubblicato su GitHub il codice sorgente

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L’app per il contact tracing Immuni "sarà disponibile tra 10-15, giorni per i primi di giugno", ha annunciato Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, in una trasmissione televisiva.  

"L'app immuni - ha aggiunto - rientra in una riorganizzazione della medicina territoriale e della medicina preventiva, è un tracing importantissimo e quando sarà attivo darà ulteriori informazioni su tracciamento e diffusione della malattia".

Sileri non vede con favore l’idea di un passaporto sanitario "ambiziosa ma impraticabile", ha detto in merito alla idea lanciata dalle Regione Siciliana e dalla Sardegna. "E' necessaria uniformità su tutto il territorio e al momento la vedo molto difficile. Facciamo prima riaprire lasciandoci questo virus alle spalle rispettando le regole", ha detto il viceministro.

Pubblicato codice
In vista del rilascio di Immuni, il ministero dell'Innovazione, come promesso, ha pubblicato i codici dell'app su Github, la piattaforma dove gli sviluppatori da ogni parte del mondo possono confrontarsi su progetti specifici. Sono stati caricati i documenti sul funzionamento del software dell'app per il contact tracing scelta dal governo: il codice sorgente dell'applicazione era l'ultima parte ancora non pubblica di Immuni. 

Lo scorso 16 maggio sempre su Github erano state pubblicate specifiche tecniche sul funzionamento dell'app, mentre il 20 maggio Google e Apple hanno rilasciato l'aggiornamento del loro software - su cui si basa Immuni -  per facilitare la comunicazione tra app e dispositivi Android e iOS tramite Bluetooth, che favorisce lo sviluppo delle applicazioni nazionali compatibili con i sistemi sanitari dei Paese dell'Unione europea.

Il modello decentralizzato di Google e Apple prevede che i dati raccolti vengano conservati sui singoli dispositivi e non su un server centrale; non saranno tracciati gli spostamenti dal gps ma solo alcuni i contatti significativi nel tempo tra smartphone. 

Le questioni di privacy e sicurezza
Accolte le richieste dell'Autorità per la protezione dei dati personali: "Sta per arrivare al Garante la documentazione relativa alla valutazione di impatto privacy che il ministero della Salute ha fatto sulla app, sulla quale dovremo tempestivamente esprimere un parere", ha detto il Garante per la privacy Antonello Soro, in audizione alla Camera dei deputati. 

"Allo stato la norma che il governo ha inviato alle camere risponde alle richieste che avevamo fatto, di scelta volontaria e preferenziale rispetto alla alternativa possibile di un accentramento dei dati e non è prevista la geolocalizzazione che avevamo sconsigliato perché più invasivo dal punto di vista della protezione dati e meno efficace". 

Ancora da definire invece l'eventuale valutazione del Copasir sull'app. In una relazione al Parlamento dello scorso 16 maggio, il Comitato per la sicurezza della Repubblica in una relazione aveva sottolineato come l'app di contact tracing Immuni presenti diversi "aspetti critici" che andrebbero corretti, "per evitare che l'efficacia dell'iniziativa risulti ridotta, e, soprattutto, che si possano determinare rischi connessi sia alla trasmissione dei dati dei cittadini, in ordine al rispetto della privacy e alla sicurezza dei dati personali, sia in particolare alla stessa gestione complessiva, dal punto di vista epidemiologico, dell'emergenza sanitaria".