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ITALIA

I sindacati bocciano l'intesa

Arcelor-Mittal. Firmato accordo Gruppo-Commissari ex Ilva

L'accordo da un lato supera il contenzioso tra le parti al Tribunale di Milano e dall'altro modifica il contratto sulla gestione in fitto e acquisizione del gruppo siderurgico. A. Mittal: da Stato italiano investimento significativo. Gualtieri: concrete prospettive competitività

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Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal hanno firmato questa mattina a Milano l'accordo che da un lato supera il contenzioso tra le parti al Tribunale di Milano e dall'altro modifica il contratto sulla gestione in fitto e acquisizione del gruppo siderurgico.

Nello studio notarile di Pier Gaetano Marchetti a Milano sono stati firmati, da quanto si è saputo, gli accordi fra il gruppo franco indiano e i commissari dell'ex Ilva in amministrazione straordinaria: uno che prevede la modifica al contratto, l'altro che riguarda le rinunce agli atti della causa civile in corso a Milano. A questo punto, la causa sarà dunque cancellata. Un'udienza era prevista per venerdì.

Nello studio notarile per le firme dell'accordo era presente l'ad di Arcelor Mittal Italia Lucia Morselli, assieme ai commissari dell'ex Ilva e ai legali delle parti. Il gruppo franco indiano, rappresentato fra gli altri dall'avvocato Ferdinando Emanuele, mentre fra i legali dell'ex Ilva figura l'avvocato Enrico Castellani. L'atto di citazione con cui la multinazionale voleva dare l'addio all'Ilva risale allo scorso 4 novembre. Ora con gli accordi la controversia giudiziaria si chiude e dovrebbe iniziare il rilancio del polo siderurgico con un nuovo piano industriale. 

Sindacati bocciano accordo
I segretari generali di Cgil Cisl Uil assieme ai leader di Fim Fiom Uilm Nazionali bocciano di fatto l'accordo raggiunto oggi tra A.Mittal e l'Ilva in amministrazione straordinaria con l'ok del Governo. "Alla luce dei contenuti appresi, riteniamo assolutamente non chiara la strategia del Governo in merito al risanamento ambientale, alle prospettive industriali e occupazionali del Gruppo. A questa incertezza si somma una totale incognita sulla volontà dei soggetti investitori, a partire da Arcelor Mittal, riguardo il loro impegno finanziario nella nuova compagine societaria che costituirà la nuova AMinvestco", si legge nella nota che sottolinea come il negoziato, che va avanti dal novembre scorso, non abbia mai "alcun coinvolgimento delle organizzazioni sindacali". 

Re David: Fiom-Cgil non disponibile
La Fiom non è disponibile a firmare accordi per ArcelorMittal che non prevedano l'occupazione piena dei 10.700 lavoratori dell'azienda e dei 1.800 ex Ilva in amministrazione straordinaria ora in cig. Lo dice la segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David commentando l'accordo  raggiunto tra i commissari ex Ilva e i rappresentanti di ArcelorMittal. "Se pensano che l'accordo sindacale che va raggiunto entro maggio sia un altro accordo di cassa se lo scordano. Non ci devono essere esuberi. Lo Stato deve garantire piena occupazione". Re David sostiene che l'accordo raggiunto non è stato minimamente condiviso con i sindacati che quindi "non hanno contezza né di cosa succederà dal punto di vista ambientale, né dal punto di vista produttivo, né da quello occupazionale. Al momento - dice - siamo fuori dalla porta e fuori dalla porta non si può fare l'accordo. Nell'intesa on si parla dei 1.800 lavoratori in amministrazione straordinaria che ora sono in cassa integrazione ordinaria. Anche quelli devono tornare a lavorare".

A. Mittal: da Stato italiano investimento significativo
L'accordo firmato oggi fra i commissari dell'ex Ilva e Am InvestCo prevede un "investimento significativo" da investitori pubblici italiani, che sarà pari "almeno a quanto ancora dovuto da Am InvestCo rispetto al prezzo originale di acquisto". Lo si legge in una nota di Am InvestCo, che conferma un nuovo piano industriale per l'ex Ilva basato su tecnologie a basse emissioni, incluso un impianto preridotto (DRI) finanziato da investitori terzi e uno EAF che costruirà Am InvestCo.

Gualtieri: concrete prospettive competitività
"Siamo soddisfatti per un accordo che assicura da subito continuità operativa all'impianto e pone le basi per un progetto di politica industriale di grande respiro in grado di coniugare, grazie ad importanti investimenti pubblici, il rispetto per la salute e per l'ambiente, la tutela dell'occupazione e la garanzia di concrete prospettive di competitività". Così il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha commentato l'accordo tra l'amministrazione straordinaria di Ilva e ArcelorMittal Italia.