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ITALIA

La vicenda

Coppia dell'acido, Martina: "Abbraccio emozionante con mio figlio". Alexander vuole vedere il bimbo

Martina Levato ha potuto abbracciare per la prima volta il figlio dato alla luce la notte di Ferragosto. Per il momento, il bambino è stato affidato dal Tribunale dei minori al Comune di Milano che ne è il tutore provvisorio, in attesa della decisione in merito al suo collocamento. Intanto anche Alexander Boettcher vuole vedere il figlio

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Coppia dell'acido (Ansa)
Milano
"Una grande emozione": è quella che ha provato Martina Levato ieri sera, quando, poco dopo le 19, ha potuto abbracciare per la prima volta il figlio dato alla luce la notte di Ferragosto. A riferirlo è il legale della studentessa condannata a 14 anni di carcere, l'avvocato Stefano De Cesare. L'incontro tra mamma e figlio alla clinica Mangiagalli è durato circa mezz'ora.

"Martina è su di morale - ha riferito il suo difensore, che le ha fatto visita stamane - e oggi ha potuto vedere di nuovo il figlio". Ieri, il Tribunale dei minori di Milano ha stabilito che la ragazza può vedere il piccolo "una volta al giorno per un tempo limitato", ma non può allattarlo "direttamente". Al bambino, viene comunque dato il latte della madre attraverso un biberon.

Stando a quanto riferiscono fonti ospedaliere, "mamma e figlio stanno benissimo, compatibilmente con il leggero intervento subito da Martina Levato (ndr, che ha partorito col cesareo)".

Mamma e bambino non verranno dimessi neppure oggi "soprattutto per problemi organizzativi", precisano le stesse fonti ospedaliere. "Se sapessimo che la mamma va a casa e può prendersi cura del figlio in ambiente domestico, l'avremmo dimessa già oggi, ma nell'incertezza teniamo tutti e due qui".

Per il momento, il bambino è stato affidato dal Tribunale dei minori al Comune di Milano che ne è il tutore provvisorio, in attesa della decisione in merito al suo collocamento. Questo perché, si legge nel provvedimento del Tribunale dei minori, sia la madre che il padre, Alexander Boettcher, sono "entrambi impossibilitati all'esercizio della responsabilità genitoriale", conseguenza della condanna a 14 anni di carcere per avere sfregiato con l'acido Pietro Barbini.

Resta un'incognita il futuro del bambino quando verrà dimesso dalla clinica Mangiagalli. Dovrebbe entrare in vigore il provvedimento del Tribunale ordinario di Milano che, nelle settimane scorse, aveva stabilito di affidare mamma e figlio all'Icam, la struttura destinata ad accogliere madri detenute con figli piccoli. Tuttavia, afferma l'avvocato De Cesare, "è possibile che già oggi il Tribunale dei minori decida una strada diversa".

Intanto Alexander Boettcher (anche lui condannato a 14 anni di carcere) vuole vedere il bimbo partorito da Martina Levato e per questo ha fatto istanza al tribunale di Milano. "Voglio vedere mio figlio", è scritto in sostanza nell'istanza depositata dal suo difensore. Sulla richiesta dovranno decidere i giudici e il pm Marcello Musso dovrà esprimere un parere. Nell'istanza Boettcher chiede di "vedere mio figlio con le modalità che codesto tribunale vorrà riconoscere e riterrà più idonee". Il giovane precisa inoltre di aver "già chiesto di poter riconoscere il bambino" e che è ancora in attesa di chiarimenti "dall'ufficio Anagrafe del Comune".

Boettcher scrive inoltre che già da tempo è "autorizzato a colloqui con la madre", ossia Martina Levato. L'istanza di Boettcher, per conoscenza, è stata inoltrata anche alla direttrice del Carcere di San Vittore, dove l'uomo è detenuto e al Tribunale per i minorenni che ieri ha concesso a Martina la possibilità di vedere il figlio una volta al giorno.