MONDO
Barcellona
Presidente Catalogna, l'astensione del Cup fa slittare l'elezione di Turull
Quattro deputati della sinistra fanno mancare la maggioranza assoluta
Colpo di scena nell'elezione del successore di Carles Puigdemont. Il partito movimentista Cup ha deciso di astenersi nell'elezione del candidato indipendentista Jordi Turull, facendo mancare la maggioranza assoluta necessaria perché il 'Parlament' elegga al primo turno il nuovo presidente della Catalogna.
La decisione è stata resa pubblica mezz'ora prima dell'avvio del dibattito in Parlamento catalano. La formazione anticapitalista ha spiegato: "Non possiamo condizionare la nostra azione politica all'azione repressiva dello Stato. Fin dal primo momento abbiamo detto che avremmo continuato la nostra azione con un programma di governo per questa legislatura. Quello di essere coraggiosi e continuare il mandato del primo ottobre".
I due gruppi indipendentisti che appoggiano Turull, JxCat e Erc, hanno insieme 66 seggi su 135. Due non sono occupati perché i titolari Carles Puigdemont e Toni Comin sono in esilio in Belgio e finora non si sono dimessi. Gli indipendentisti con la Cup avrebbero una maggioranza assoluta di 70 seggi su 135.
La decisione è stata resa pubblica mezz'ora prima dell'avvio del dibattito in Parlamento catalano. La formazione anticapitalista ha spiegato: "Non possiamo condizionare la nostra azione politica all'azione repressiva dello Stato. Fin dal primo momento abbiamo detto che avremmo continuato la nostra azione con un programma di governo per questa legislatura. Quello di essere coraggiosi e continuare il mandato del primo ottobre".
I due gruppi indipendentisti che appoggiano Turull, JxCat e Erc, hanno insieme 66 seggi su 135. Due non sono occupati perché i titolari Carles Puigdemont e Toni Comin sono in esilio in Belgio e finora non si sono dimessi. Gli indipendentisti con la Cup avrebbero una maggioranza assoluta di 70 seggi su 135.