La giudice per le indagini preliminari di Tempio Pausania ha rinviato a giudizio i quattro ragazzi, tra i quali Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, accusati di violenza sessuale ai danni di una coetanea italo-norvegese. I fatti sarebbero avvenuti nel luglio 2019 in Costa Smeralda.
"La Cassazione dice che per andare a processo in caso di violenza sessuale basta la dichiarazione della persona offesa, se ritenuta attendibile in questo caso c'è molto di più e la scelta della giudice lo dimostra", ha commentato l'avvocata Giulia Bongiorno, che difenda la ragazza. "Se mi chiedete se sono felice - ha aggiunto - la risposta è no, perché la mia assistita soffre tuttora, ma se mi chiedete se sono soddisfatta la risposta è sì, perché ho atteso sino a oggi per dire che si è assistito a una distorsione da parte di alcuni giornali per cui la ragazza è finita sul banco degli imputati, ma il materiale probatorio racconta una verità".
"Sono arrivata a Tempio che pioveva tantissimo e ho visto un arcobaleno, l'ho preso per un segnale", conclude Bongiorno, sottolineando che la decisione del giudice è arrivata all'indomani della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Il procuratore Gregorio Capasso, al termine dell'udienza, ha sottolineato che "l'impianto accusatorio ha retto ai fini dell'udienza preliminare" , i legali degli imputati hanno confermato che i loro assistiti ricorreranno al rito ordinario.