Più di lui hanno vinto solo Ferrari e Mc Laren

Formula 1, è morto Frank Williams. Con la sua scuderia vinse 7 mondiali piloti e 9 costruttori

Fondatore dell'omonima scuderia, aveva 79 anni. In sedia a rotelle dal 1986 a causa di un incidente stradale in Francia, era approdato nel mondo della velocità nel 1969. Una vita segnata da grandi successi e diverse tragedie

Formula 1, è morto Frank Williams. Con la sua scuderia vinse 7 mondiali piloti e 9 costruttori
(Ansa)
La vita di Williams è stata ancora più straordinaria per l'orribile incidente d'auto che ha subito in Francia e che lo ha lasciato in condizioni così gravi che i medici erano pronti a staccare la macchina che lo teneva in vita. Grazie all'amore della moglie Virginia, alla sua determinazione e coraggio, Williams riuscì a riprendersi dall'incidente e tornò al timone della sua squadra in meno di 9 mesi

Se n'è andato a 79 anni Sir Frank Williams, uno dei nomi che hanno fatto la storia della Formula 1. Il fondatore dell'omonima scuderia era da più di 50 anni nel mondo delle auto da corsa. Con il tecnico Patrick Head, Williams ha creato dal nulla uno dei più grandi team di Formula 1 di tutti i tempi, capace di totalizzare 114 vittorie nei Grand Prix e di vincere sette titoli piloti (l'ultimo con Jacques Villeneuve nel 1997) e nove tra i costruttori, che collocano la Williams dietro solo a Ferrari e Mc Laren. Francis Owen Garbett Williams era nato a South Shields, nel nord-est dell'Inghilterra, il 16 aprile 1942. "Dopo essere stato ricoverato in ospedale venerdì, Sir Frank è morto pacificamente questa mattina circondato dalla sua famiglia" recita un comunicato rilasciato dalla Williams Racing. "Oggi rendiamo omaggio alla nostra figura di spicco molto amata e ispiratrice. Frank ci mancherà moltissimo. Chiediamo che tutti gli amici e i colleghi rispettino i desideri di privacy della famiglia Williams in questo momento", continua il comunicato.

In sedia a rotelle per un grave incidente d'auto

La vita di Williams è stata ancora più straordinaria per l'orribile incidente d'auto che ha subito in Francia e che lo ha lasciato in condizioni così gravi che i medici erano pronti a staccare la macchina che lo teneva in vita. Ma grazie all'amore della moglie Virginia, alla sua determinazione e coraggio - caratteristiche che lo hanno contraddistinto nel corso di tutta la sua carriera - Williams è riuscito a riprendersi dall'incidente anche se ha dovuto passare il resto della sua vita su una sedia a rotelle. Sir Frank è rimasto nel ruolo di leader della sua scuderia per altri 34 anni prima che la più grande squadra a gestione familiare della F1 fosse venduta ad un fondo di investimento americano.

Frank Williams (Ansa)
Frank Williams

Da rappresentante di zuppe Campbell alla Formula 1

Partito come rappresentante di zuppe Campbell che guadagnava 10 sterline la settimana, ha raggiunto il mondo delle corse in auto con la Frank Williams Racing Cars che nacque nel 1966, gareggiando prima in Formula 3, poi in Formula 2 e infine in Formula 1. Il suo debutto nella formula superiore è nel 1969, quando si fece prestare il telaio di una vecchia Brabham-Cosworth e mise alla guida della vettura il connazionale Piers Courage, che scomparve l'anno dopo in gara a Zandvoort, una morte che segnò Williams profondamente. La morte di Courage, per quanto dolorosa, non spense però la passione per le quattro ruote. La prima vettura di F1 tutta Williams ebbe un inizio sfortunato quando, con Henri Pescarolo al volante, rimase distrutta in un incidente nel 1972.

I primi grandi successi, il periodo d'oro

Con l'assillo di trovare finanziatori sempre presente e avendo perso il controllo della sua azienda, nel 1977 Williams la lasciò insieme ad Head, per fondare la squadra che corre ancora oggi. Clay Regazzoni guidò una Williams con motore Cosworth fino al suo primo successo in F1, nel GP di Gran Bretagna, 1979. L'australiano Alan Jones vinse il primo titolo piloti della squadra la stagione seguente. La Williams ottenne anche il campionato costruttori quell'anno. Keke Rosberg conquistò il titolo 1982, cui ne seguirono altri cinque nel periodo d'oro tra il 1987 e il 1997. Ma prima, nel 1986, la fretta per prendere un volo aveva cambiato per sempre la sua vita. "Credevo di essere in ritardo per un aereo, invece avevo confuso l'ora francese con quella inglese" ricordò anni dopo. Williams perse il controllo dell'auto a noleggio e finì in un campo a lato dell'autostrada in Francia, subendo la rottura della spina dorsale. Nonostante le ferite che gli hanno cambiato la vita, Williams tornò al timone della sua squadra in meno di nove mesi.

L'incontro tragico con Ayrton Senna

Al culmine della carriera Ayrton Senna, che aveva vinto tre titoli con la McLaren, salì a bordo della Williams per la stagione 1994, per morire poi in un terribile incidente a Imola. Williams aveva un profondo legame con il fuoriclasse brasiliano e non riuscì mai ad accettare completamente la sua scomparsa. "Frank era innamorato di Ayrton" raccontò sua figlia Claire, che in seguito avrebbe guidato la squadra, al quotidiano The Sun nel 2019.  Ma nemmeno quest'ennesima tragedia era riuscita a piegare la determinazione del patron della Williams a portare al successo la scuderia che porta il suo nome. Così Damon Hill e Jacques Villeneuve conquistarono i campionati del mondo 1996 e 1997. È stato nominato cavaliere nel 1999 ed è diventato Sir Frank. "È stato un grande viaggio, che mi piacerebbe fare di nuovo se fossi più giovane. Non farei nulla di diverso se non cercare di evitare gli incidenti" confessò alla BBC nel 2010. A settembre dello scorso anno la sua famiglia ha posto fine a 43 anni di coinvolgimento nella squadra, cedendola a Dorilton Capital. Secondo l'ex capo della Formula 1 Bernie Ecclestone, il team aveva perso la sua ragion d'essere con le dimissioni di Williams dal Consiglio di amministrazione nel 2012.

La reazione di Jean Todt

"E' una notizia molto triste. Sir Frank Williams lascia un'impronta indelebile nella storia della Formula 1. Era un pioniere, una personalità eccezionale e un uomo esemplare. A nome dell'intera Fia, i nostri pensieri sono con la sua famiglia, i suoi amici e con Williams Racing. Riposa in pace amico mio". Lo ha scritto su twitter il presidente della Fia, Jean Todt.