Cinema in lutto

E' morta a Roma la regista Lina Wertmuller

Aveva 93 anni. Nel 2020 aveva ricevuto il premio Oscar alla carriera

E' morta a Roma la regista Lina Wertmuller
(GettyImages)
Lina Wertmuller

È morta Lina Wertmüller, una delle più grandi registe e sceneggiatrici italiane, aveva 93 anni. Si è spenta nella sua casa romana. Fonti vicine alla famiglia stessa hanno dichiarato che «è mancata serenamente a casa, vicino alla figlia e ai suoi cari». La notizia rimbalzata subito sui social, lascia sgomenti. Lei, una delle poche figure femminili riuscita ad affermarsi nella professione di regista quando il set cinematografico era prevalentemente dominato da colleghi uomini. Prima donna nella storia ad essere candidata all'Oscar, nel 1977, come migliore regista (ma anche per il miglior film straniero e migliore sceneggiatura) per 'Pasqualino Settebellezze'. Solo nel 2020, quando aveva 92 anni, le è stato assegnato il Premio Oscar alla Carriera. Ha condiviso una lunga e felice storia d’amore con lo scenografo Enrico Job.

La lunga e poliedrica carriera

Nata nella capitale il 14 agosto 1928 da padre pugliese e madre romana, Lina Wertmuller, al secolo era Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich. Di origini aristocratiche e svizzere, a 17 anni decide di seguire la sua passione iscrivendosi al corso di regia all'Accademia Teatrale romana diretta da Pietro Scharoff. Per alcuni anni lavora come animatrice e regista degli spettacoli dei burattini di Maria Signorelli e collabora anche con Garinei e Giovannini. Poi l'approdo al mondo della radio e della tv, infine il cinema. Dopo aver fatto l’aiuto regista di Fellini ne «La Dolce Vita», nel 1963 debutta dietro la macchina da presa con "I basilischi", pellicola ispirata al paese d’origine di suo padre. Un'analisi profonda e disincantata dei giovani delle province meridionali italiane. Negli anni ’70 inizia la collaborazione con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, protagonisti indiscussi di film destinati a diventare dei veri e propri cult come "Mimì metallurgico ferito nell’onore" (1972) e "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto" (1974). Giannini è presente anche nel film "Pasqualino Settebellezze" che ottiene ben 4 nomination all’Oscar, tra cui quella per la miglior regia e il miglior attore.

L'Oscar alla carriera

L'ambito riconoscimento, non arrivato per "Pasqualino Settebellezze", arriva finalmente nel 2020. A consegnarle la statuetta alla carriera è Sofia Loren grande amica della regista. Nel 1991 Lina Wertmüller l’aveva diretta in “Fatto di sangue... e Peperoni ripieni e pesci in faccia”. Indimenticabili le parole che le dedicò : «Sei una dei più grandi registi di tutti i tempi».