L'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli

Hashish e cocaina da Sudamerica e Nordafrica: 11 arresti per narcotraffico internazionale

L'accusa per nove di loro è di fare parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico, detenzione e commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti

Hashish e cocaina da Sudamerica e Nordafrica: 11 arresti per narcotraffico internazionale
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I Gico della Guardia di Finanza (www.gdf.gov.it/)

Erano in grado di approvvigionarsi e trafficare ingenti quantitativi di cocaina e hashish provenienti rispettivamente dal Sudamerica e dal Nord Africa.

Per questa ragione undici misure cautelari sono state eseguite dai Comandi provinciali della Guardia di finanza di Napoli e Salerno, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano, nell’ambito di un'inchiesta su un traffico di droga tra l’Albania e la Toscana. I provvedimenti sono stati eseguiti tra le province di Pistoia, Pisa, Roma, Milano, Novara, Salerno e Varese.

Nove di loro sono accusati di fare parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico, detenzione e commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Questa misura cautelare arriva dopo il fermo emesso lo scorso novembre a carico di otto dei nuovi indagati “per il concreto pericolo - sostengono gli inquirenti - che gli stessi potessero darsi alla fuga”.

Nella circostanza, i giudici per le indagini preliminari presso i tribunali di Busto Arsizio, Novara e Pistoia, territorialmente competenti, hanno condiviso le tesi dei pm emettendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e dichiarando anche la propria incompetenza per territorio in favore dei giudici partenopei.    

Su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, quindi, il gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare sia nei confronti degli otto indagati destinatari dell’originario provvedimento di fermo che per altri tre coinvolti ritenuti “in stretti rapporti illeciti” con la banda.   

Le misure di oggi nascono da un’inchiesta nata dopo i sequestri eseguiti nel porto di Salerno dal Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di Finanza) di Napoli nel giugno del 2020: in quella occasione furono scoperte e sequestrate oltre 17 tonnellate di stupefacenti, fra hashish e anfetamine.

Lo sviluppo delle indagini ha poi permesso di individuare la banda di trafficanti, composta da cittadini italiani e albanesi, in grado di approvvigionarsi di grandi quantitativi di cocaina e hashish provenienti dal Sudamerica e dal Nordafrica attraverso una fitta rete di contatti tenuti anche grazie a telefoni cellulari criptati.

Di questa organizzazione farebbe parte un sottogruppo, con alcuni componenti residenti in Svizzera, che si dedicava alle attività logistiche di supporto al traffico di droga.

Le indagini hanno consentito di acquisire gravi indizi anche per quanto riguarda estorsioni contro il vertice di quest’ultimo sottogruppo per via di alcune commesse di droga non andate a buon fine: gli fu richiesta la restituzione delle somme anticipate attraverso minacce a lui e ai suoi familiari.