Consiglio dei ministri

Il Governo approva la stretta sulle violenze contro le donne

Il disegno di legge prevede la possibilità di perseguire alcuni reati senza denuncia della vittima e il carcere per chi manomette i braccialetti elettronici. Censis: forte aumento delle richieste di aiuto al numero verde 1522

Il Governo approva la stretta sulle violenze contro le donne
Ansa
Sabato scorso a Roma la manifestazione promossa da Non una di meno

Il Consiglio dei ministri ha varato oggi un disegno di legge che introduce un pacchetto di misure sulla violenza contro le donne. Tra di esse una riforma sollecitata da diverse associazioni femministe: la possibilità di procedere d'ufficio per determinati reati che oggi prevedono la denuncia della vittima come lesioni, maltrattamenti, atti persecutori, delitti commessi tramite minaccia o violenza per cui la legge prevede pene superiori a 3 anni di reclusione.

C'è poi una stretta sull'uso del braccialetto elettronico per le persone sottoposte ad arresti domiciliari, obbligo di allontanamento dalla casa familiare o divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: nei casi in cui venga manomesso scatterà la detenzione in carcere. Possibilità di misure cautelari più rigide anche quando l'imputato neghi il consenso al tracciamento.

Inoltre, il pacchetto di norme interviene sul codice penale e su quello di procedura penale per rafforzare gli strumenti di prevenzione, tra cui l'ammonimento, come già avviene per lo stalking, introduce misure cautelari tali da evitare che la persona arrestata sia rimessa in libertà in attesa di giudizio, l'obbligo di informare la vittima se il suo aggressore sta per essere scarcerato, la possibilità che i prefetti dispongano "misure di vigilanza dinamica, da sottoporre a revisione trimestrale, a tutela della persona offesa".


Censis: forte aumento delle richieste d'aiuto al numero antiviolenza, mentre permangono divari occupazioni e retributivi

"Nell'anno del Covid-19 sono cresciute in maniera esponenziale le richieste di aiuto" da parte delle donne, segnala intanto il cinquantacinquesimo Rapporto del Censis (Centro studi investimenti sociali) sulla situazione nel paese: nel 2020 si sono registrate 31.688 chiamate al numero verde 1522 (+48,8% rispetto al 2019). Di queste, 11.653 erano vittime di violenza e 1.342 di stalking. Il trend non sembra diminuire nel 2021: nei primi tre mesi dell'anno le chiamate sono state 7.974 (+38,8% rispetto al primo trimestre 2020)". Poi, il 75,8% delle donne "ha paura di camminare per strada e prendere i mezzi pubblici la sera (per gli uomini la percentuale si riduce al 41,6%) e l'83,8% teme i luoghi affollati (la percentuale si ferma al 66,4% tra gli uomini)".

Il Censis segnala inoltre che "a giugno 2021, nonostante il rimbalzo dell'economia del primo semestre, le donne occupate hanno continuato a diminuire: sono 9.448.000, alla fine del 2020 erano 9.516.000, nel 2019 erano 9.869.000. Durante la pandemia 421.000 donne hanno perso o non hanno trovato lavoro. Il tasso di attività femminile (la percentuale di donne in età lavorativa disponibili a lavorare) a metà anno è al 54,6%, si è ridotto di circa 2 punti percentuali durante la pandemia e rimane lontanissimo da quello degli uomini, pari al 72,9%. La pandemia ha comportato un surplus inedito di difficoltà rispetto a quelle abituali per le donne che si sono trovate a dover gestire in casa il doppio carico figli-lavoro", spiega il Censis: il 52,9% delle donne occupate dichiara che durante l'emergenza sanitaria si è dovuto sobbarcare un carico aggiuntivo di stress, fatica e impegno nel lavoro e nella vita familiare, per il 39,1% la situazione è rimasta la stessa del periodo pre-Covid e solo per l'8,1% è migliorata. Tra gli occupati uomini, invece, nel 39,3% dei casi stress e fatica sono peggiorati, nel 44,9% sono rimasti gli stessi e nel 15,9% sono migliorati". Infine, prendendo in esame le retribuzioni degli oltre 15 milioni di lavoratori pubblici presenti negli archivi Inps, emerge che la retribuzione per una donna è inferiore del 18% rispetto alla media, mentre quella di un uomo è del 12% superiore.