A Tripoli la nuova consigliera del Segretario delle Nazioni Unite

Libia, il premier ad interim: "Consegneremo il potere dopo il 24 dicembre"

Venerdì 24 dicembre le elezioni presidenziali per il dopo-Gheddafi (e la lunga fase di transizione). Ma la lista definitiva dei candidati non è stata ancora diffusa e diversi membri del Parlamento dissentono verso alcuni aspiranti presidenti

Libia, il premier ad interim: "Consegneremo il potere dopo il 24 dicembre"
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Le presidenziali libiche cadono a dieci anni dal rovesciamento del colonnello Gheddafi, che ha inaugurato una lunga e difficile fase di transizione alla democrazia, ancora lunga dal compiersi

A poco più di una settimana dall’importante appuntamento elettorale delle presidenziali libiche, il premier designato Ramadan Abu Janah ha promesso che il governo di unità nazionale consegnerà il potere dopo il 24 dicembre, affermando che i libici dovrebbero preservare la stabilità raggiunta votando.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri a Tripoli, a cui erano presenti anche alcuni ministri, Abu Janah ha aggiunto che il governo di unità nazionale sostiene lo svolgimento delle elezioni, ricordando come la magistratura abbia avuto voce in capitolo sugli appelli elettorali. Nel frattempo, il ministro dell'Interno Khalid Mazen ha affermato che, per quanto riguarda la preparazione degli scrutini, tutto è stato fatto come da protocollo e che tutte le misure di sicurezza sono ora in atto. Il viceministro della Salute ha invece precisato che sarà attiva una sala operativa elettorale presso il ministero della Salute, chiedendo ai libici di rispettare le misure precauzionali contro la diffusione del Coronavirus e che l'allerta sarà annunciata in tutte le strutture mediche della Libia 24 ore prima dell’inizio delle votazioni.

Nonostante tutte le rassicurazioni fornite dai membri del governo, è ancora incerto se le elezioni si svolgeranno o meno in tempo, soprattutto dopo il rifiuto implicito di alcuni candidati da parte di diversi membri della Camera dei rappresentanti, l'annuncio ritardato della lista finale dei candidati e la dichiarazione dell'Alta Commissione elettorale nazionale di sabato scorso, che ha comunicato che saranno adottate tutte le misure legali e giudiziarie prima di pubblicare l'elenco definitivo dei candidati. Quel che è certo è che la tornata elettorale si svolgerà in un clima di forte tensione e incertezza. "Abbiamo l'opportunità di rendere il 24 dicembre un giorno storico" ha affermato il premier ad interim, dopo che il primo ministro Abdelhamid Dbeibah si è candidato alla presidenza.

Sempre nella giornata di ieri, intanto, Stephanie Williams, la nuova consigliera per la Libia del Segretario generale dell'Onu (e di fatto sostituta dell'inviato dimissionario Jan Kubis), è arrivata a Tripoli. Lo ha annunciato la missione delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil), secondo cui Williams, già rappresentante ad interim fino allo scorso anno, “lavorerà con gli attori libici per aiutarli a sostenere lo slancio creato per le elezioni nazionali”.