Il 62,4% dei tamponi mostra un profilo compatibile con variante B.1.1.529

Omicron è la variante dominante in Francia: obbligo di mascherine all'aperto e telelavoro

La notizia diffusa dalle autorità sanitarie. Introdotte nuove misure restrittive e multe salate per le aziende

Omicron è la variante dominante in Francia: obbligo di mascherine all'aperto e telelavoro
Ap
Alcune persone a Parigi immortalate nei pressi della Tour Eiffel

In una settimana Omicron si è imposta sulle altre. Dopo la Delta, la B.1.1.529 è ormai la principale variante in Francia, con una "progressione significativa negli ultimi giorni". È quanto emerge dalle dichiarazioni delle autorità sanitarie d'oltralpe in virtù dei risultati dei tamponi: il "62,4% dei test rivela un profilo compatibile con Omicron". Un dato incontrovertibile e impressionante a confronto con la precedente settimana quando, tra i positivi, soltanto il 39,4% risultava affetto da Omicron. Un epilogo già annunciato lo scorso 22 dicembre dal ministro della Sanità francese, Olivier Véran, su BFM TV: "Omicron sarà dominante in Francia tra Natale e Capodanno".

"Nella settimana 51 (dal 20 al 26 dicembre), la circolazione della SARS-CoV-2 ha subito una forte accelerazione (+50%). La variante Omicron è diventata la maggioranza nel Paese con il 62,4% dei test di screening che riportavano profili di mutazione compatibili con una variante Omicron all'inizio della settimana 52 (contro il 39,4% nella settimana 51)", riporta il bollettino epidemiologico settimanale della Santé publique France.

Per fronteggiare il significativo aumento di infezioni, il governo ha varato nuove misure restrittive quali mascherine all'aperto e l'obbligo alle aziende di far lavorare i dipendenti da remoto. La strada è tracciata, con multe introdotte a mo' di deterrente.

Le mascherine facciali anche all'aperto riguarderanno le persone di età pari o superiore a 12 anni, esentati coloro impegnati a fare jogging o esercizio fisico, chi si sposterà in bicicletta, in moto e in auto. Chi non rispetterà la regola potrà subire una sanzione amministrativa pari a 135 euro.

Più pesanti le multe nei confronti delle aziende francesi legate all'obbligo dello smart working o telelavoro: si passa da un minimo di mille euro a un massimo di 50 mila euro. L'annuncio è stato dato dal Ministro degli affari sociali e della sanità, Élisabeth Borne, durante un'intervista televisiva. "È una sanzione amministrativa che vuole essere una risposta rapida per arginare l'impennata di contagi di Covid-19 dovuti alla variante Omicron".

In tal senso il governo annuncia "controlli a tappeto allo scopo di accertare che i nuovi provvedimenti varati dal governo siano effettivamente rispettati, in particolare l'obbligo del telelavoro tra 3 e 4 giorni a settimana quando è possibile", ha concluso Borne. A questo si aggiungono una serie di ammortizzatori e aiuti a sostegno delle aziende e anche nuove regole sull'isolamento.

L'impennata dei contagi - 208 mila nuovi positivi nelle ultime 24 ore - potrebbe bloccare fino a 6,5 milioni di francesi: è questo il numero dei casi totali delle persone che hanno avuto un contatto con persone positive. Una persona su dieci, dunque, potrebbe rimanere in isolamento e di fatto creare un danno alle attività economiche del Paese. Per evitare la paralisi l'esecutivo e al vaglio di nuove proposte.

Intanto lo studio dell'Istituto Pasteur rassicura sull'impatto sanitario della variante Omicron rispetto a Delta o al ceppo di Wuhan. Secondo i ricercatori di Parigi il contagio Omicron, apparentemente fuori controllo, comporterebbe un rischio di ricovero inferiore, classificato tra il 50 e l'80%, rispetto alle precedenti varianti. Pasteur suggerisce ai francesi di "ridurre i loro contatti con altre persone tra il 10 e il 20% per far diminuire il numero quotidiano di ricoveri, consentendo agli ospedali di reggere la nuova ondata". Necessario, secondo i ricercatori, un aumento della vaccinazione degli adulti non ancora vaccinati: "La vaccinazione del 90% degli adulti al ritmo di 100 mila dosi somministrate al giorno potrebbe ridurre il picco dei ricoveri tra il 17 e il 35%", conclude lo studio.