7 dicembre 1941: i giapponesi bombardano la flotta americana nelle Hawaii

Pearl Harbor, ottanta anni fa l'attacco

E' l'evento che determina l'ingresso degli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale

Pearl Harbor, ottanta anni fa l'attacco
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Attacco di Pearl Harbor

Pearl Harbor, isole Hawaii, 7 dicembre 1941: i giapponesi attaccano la flotta navale statunitense. Oltre trecento aerei sganciano bombe su un'America ancora addormentata. Celebri sono rimaste le parole d'ordine del capitano giapponese Mitsuo Fuchida, con le quali alle ore 7:53 ha dato il via alle operazioni militari: "Tora, tora, tora". In novanta minuti i bombardieri nipponici affondano quattro corazzate, distruggono quasi duecento aerei e fanno oltre duemila quattrocento morti.

Attacco di Pearl Harbor HUM Images/Universal Images Group via Getty Images
Attacco di Pearl Harbor

Quell'alba di fuoco del 7 dicembre 1941 segna una sconfitta drammatica per gli Stati Uniti, ritenuti fino allora invincibili, e determina il loro immediato ingresso nel secondo conflitto mondiale. Da quel giorno si apre il fronte di guerra per il controllo del Pacifico tra le cosiddette potenze dell'Asse e gli Alleati.

L'ANTEFATTO

Le manovre giapponesi per l'attacco, nome in codice Operazione Z, erano cominciate già da dieci giorni, mentre le diplomazie dei due Paesi erano ancora all'opera per risolvere la controversia sull'occupazione da parte del Giappone – forte della sua alleanza nell'Asse con Berlino e Roma – dell'Indocina francese (che corrispondono oggi a Vietnam, Laos e Cambogia). Gli Usa, vedendo minacciata la propria supremazia nel Pacifico, avevano decretato per il Giappone l'embargo di materie prime e lavorati industriali.

Yesterday, December 7, 1941— a date which will live in infamy —the United States of America was suddenly and deliberately attacked by naval and air forces of the Empire of Japan

Franklin Delano Roosevelt

LE CONSEGUENZE

Il giorno dopo l'attacco, davanti al Congresso degli Stati Uniti il presidente Franklin Delano Roosevelt, nel suo discorso alla nazione, coniò l'espressione: "Day of Infamy", il giorno dell'infamia. L’eco d'indignazione che provocò negli Stati Uniti l'attacco inatteso di Pearl Harbor porterà, anni dopo, alla drammatica scelta di bombardare Hiroshima e Nagasaki con la bomba atomica (6-9 agosto 1945). Il 2 settembre 1945 ci sarà la resa del Giappone. Tra il 4 e l’11 febbraio del 1945 i nuovi assetti geopolitici mondiali verranno decisi nella conferenza di Yalta da Churchill, Roosevelt e Stalin.