Dal phishing agli spyware

Quasi due truffe su tre corrono sul web

In aumento del 30 per cento le frodi online. I dati presentati nel consuntivo delle tendenze della criminalità

Quasi due truffe su tre corrono sul web
Getty
Reati informatici via computer

Reati “classici” stabili, ma in crescita quelli online. È quanto emerge dal rapporto presentato oggi nel corso della conferenza sul consuntivo delle tendenze della criminalità a cui hanno preso parte tutte le forze dell'ordine. Presenti all’incontro il Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e Direttore centrale della polizia criminale dell'ordine e il capo della Polizia e Direttore generale della pubblica sicurezza, Lamberto Giannini.

Il Prefetto Rizzi ha spiegato di aver assistito ad un aumento del 30, 5% rispetto al 2020 dei reati informatici e anche dei reati comuni commessi on line. In salita le truffe tramite il phishing, gli spyware, i ransomware e il social engineering: tutti con l'obiettivo di impadronirsi di dati personali e non solo per finalità predatorie.

“Il caso più emblematico è costituito dalle truffe, che nel 65,9% dei casi del 2021, è avvenuta via web (quasi 2 truffe su 3)”, ha spiegato sempre Rizzi, che ha aggiunto: “C'è stata una lieve crescita dei reati rispetto al 2020, che era stato caratterizzato dal lockdown e dalle pesanti restrizioni nella circolazione, ma nel 2021 ci siamo comunque attestati su livelli generali più bassi del periodo pre-pandemia”.