Keanu Reeves ancora nei panni di Neo

“Matrix Resurrections”, lo scontro tra reale e virtuale torna nelle sale

Nei cinema arriva il quarto film della serie a più di 20 anni dal primo. Non proprio una ripartenza con nuove premesse, come annunciato, ma il proseguimento di una storia che va conosciuta

“Matrix Resurrections”, lo scontro tra reale e virtuale torna nelle sale
Ansa
Una scena di Matrix Resurrections

Diretto da Lana Wachowski, senza la sorella Lilly, esce Matrix Resurrections, il terzo sequel del film del 1999.

Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss vestono di nuovi i panni di Neo e Trinity, ma questa volta mancano l’agente Smith, il personaggio devoto a eliminare qualsiasi "minaccia" proveniente dagli umani, e l'iconico Morpheus: il padre putativo di Neo, la cui assenza si può forse giustificare con la sua morte nel videogame The Matrix Online, diffuso nel 2005. Ed è proprio perché la storia raccontata nei film è stata integrata e ampliata da videogiochi e film d’animazione che le sorelle Wachowski, registe della saga, avevano inizialmente detto di non voler fare altri sequel, nonostante la richieste della Warner Bros, che aveva prodotto i primi tre.

A quanto si legge in diverse interviste, Lana Wachowski, a seguito della morte dei genitori, avrebbe avuto un’idea su cosa raccontare in un quarto Matrix e per questo avrebbe poi deciso di farlo.

Il risultato, "Resurrections”, è un film che ha diviso la critica: alcune recensioni lo apprezzano per originalità e struttura, una sorta di meta-racconto di Matrix stesso. "Matrix è tornato" scrive infatti Germain Lussier su Gizmodo (il 4° blog più popolare al mondo, secondo il motore di ricerca dedicato Technorati ndr ), "è un film che sa cosa vogliamo da un sequel e ce lo dà in un modo inaspettato, riuscendo a essere ciò che certi fan attendevano, ma anche quello di cui non sapevano di aver bisogno". Mentre secondo altri, invece, è l’ennesimo tentativo di sfruttare una storia tanto nota quanto già esaurita: "un algoritmo di assenza di originalità" lo ha definito Peter Bradshaw sul quotidiano britannico Guardian, aggiungendo: "Resurrections non fa granché per andare oltre l’anticlimax con cui si chiudeva Revolutions ed è solo un altro pezzo di proprietà intellettuale".




 Una scena di Matrix Resurrections Ansa
Una scena di Matrix Resurrections

Matrix Resurrections è ambientato sessant’anni dopo la fine di Revolutions, che si chiudeva con una tregua tra umani e macchine mediata da Neo, e sembra ricominciare dall'inizio della storia ma necessita della conoscenza dei precedenti per essere capito. Keanu Reeves è inizialmente solo Thomas A. Anderson, il programmatore di una trilogia di videogiochi di successo che non sa di essere Neo, l'eletto, e la protagonista femminile, Trinit, è semplicemente Tiffany: una donna, madre e moglie, che incrocia in un bar. I due non si riconoscono come i supereroi che sono stati e che si sono amati... Ci sarà bisogno di tornare supereroi, ci sarà bisogno di nuovo amore che è forse la chiave di lettura di questo film. L'amore sì, ma non solo quello romantico: quello accogliente che abbraccia ogni forma di espressione, visto che gran parte della critica in questo film ha anche visto la metafora della trasformazione di genere delle registe. Forse non è un caso che le sorelle Wachowski abbiano chiamato Neo “signor Anderson”, come il professore che, a scuola, le incoraggiava a credere nella loro creatività.

In fondo, la storia di Matrix Resurrections spiega chiaramente che “la scelta è un’illusione: sai già cosa devi fare” come dice l'analista del protagonista, ciò che è importante, seppur in una realtà dove tutto sembra già scritto, è conoscere se stessi per uscire dalla schiavitù del ragionamento binario “pillola rossa - pillola blu”, “maschio - femmina”, “giusto - sbagliato”... e forse non è un caso che nel finale del film si inviti a “dipingere il cielo di arcobaleni”.

E l'esortazione greca "conosci te stesso" (γνῶθι σαυτόν - gnōthi sautón) era già presente nel primo Matrix:

Oracolo: "Sai cosa vuol dire 'Temet Nosce'? Significa 'Conosci te stesso'. Voglio confidarti un piccolo segreto: essere l'Eletto è come essere innamorato. Nessuno può dire se sei innamorato, lo sai solo tu. Te ne accorgi per istinto".

Una scena di Matrix Resurrections Ansa
Una scena di Matrix Resurrections