Il nuovo decreto

Costa: "L'obbligo vaccinale per gli over 50 scatta da subito". Poi precisa

Il Sottosegretario alla Salute ai microfoni di Radio1 spiega che "già oggi lo Stato indennizza qualora ci siano dei danni ai cittadini" dovuti alle immunizzazioni. Poi a Rainews24 precisa: obbligo da febbraio, vaccinarsi da ora per stare nei tempi

Costa: "L'obbligo vaccinale per gli over 50 scatta da subito". Poi precisa
"Contenere al massimo la pressione sugli ospedali" è la priorità, secondo il sottosegretario Andrea Costa

Il nuovo decreto contro l'emergenza Covid prevede che a inizio febbraio in Italia scatti l'obbligo di vaccinazione per tutti gli over 50. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, precisa a Rainews24: "Cominciare a vaccinarsi da subito per avere in tempo la certificazione". E annuncia controlli a campione e multe per gli over 50 che non si immunizzeranno.

Il chiarimento è giunto dopo le dichiarazioni rilasciate a "Radio anch'io" su Rai Radio1. "Con i provvedimenti approvati ieri dal Consiglio dei Ministri abbiamo cercato ancora una volta di anticipare e gestire questa situazione epidemica così delicata. L'obbligo vaccinale per gli over 50 scatta da quando il decreto viene pubblicato" e non dal 15 febbraio, aveva detto Costa.

"L'obbligo non è un tabù. Valuteremo settimana per settimana l'andamento dell'epidemia, a oggi abbiamo previsto questa estensione che riguarda 2,5 milioni di cittadini, una platea che rischia di più e quindi riteniamo che sia un provvedimento in grado di dare una risposta importante. Poi valuteremo", aveva spiegato.

"Il tema del consenso informato è già emerso in passato. Al di là di quelle che saranno le scelte e le modifiche, e valuteremo ovviamente nei prossimi giorni, già oggi in presenza di una vaccinazione di massa a tutela della salute pubblica lo Stato interviene e si fa carico, indennizza qualora ci siano delle conseguenze e dei danni sui cittadini. C'è una sentenza della Corte costituzionale che afferma questo. Già oggi è così. Se però ci sarà bisogno di un ulteriore chiarimento e provvedimento, valuteremo nei prossimi giorni".

"Dobbiamo assolutamente contenere al massimo la pressione sui nostri ospedali", ha inoltre detto il sottosegretario, "di fronte a un numero di contagi così elevato è chiaro che i 5 milioni di cittadini ancora non vaccinati sono quelli che rischiano di più di andare ad occupare gli ospedali e siamo in presenza di una crescita degli ospedalizzati che dobbiamo assolutamente tenere sotto controllo".

Rispetto alla scuola, ha aggiunto, "le misure di quarantena decise ieri cercano di garantire il più possibile la didattica in presenza e quindi credo che sia giusto, di fronte a ragazzi che si sono vaccinati, che a loro sia garantita in maniera più forte la didattica in presenza. Tra l'altro nella fascia 12-19 anni sono già il 75% i ragazzi vaccinati e credo sia giusto garantire il più possibile la didattica in presenza a questa platea importante. "Quanto ai più piccoli tra 5 e 11 anni la vaccinazione è iniziata da poco e siamo ancora al 10% ma confidiamo che anche in questa fascia si arrivi a un buon risultato, anche con l'appoggio dei pediatri che stanno dando una grande disponibilità".