Inaugurazione dell'anno giudiziario 2022

Il presidente della Cassazione, Curzio: "295 omicidi volontari nel 2021, 118 vittime sono donne"

L'intervento del Primo presidente della Suprema Corte alla cerimonia solenne alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “L’onore dei giudici è nel riparare i loro errori”

Il presidente della Cassazione, Curzio: "295 omicidi volontari nel 2021, 118 vittime sono donne"
(Ansa/archivio)
Pietro Curzio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella

Si è svolta oggi in Cassazione la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 che ha preso ufficialmente il via, dopo la relazione svolta dal Primo presidente della Suprema Corte, Pietro Curzio. Presente, alla sua ultima cerimonia pubblica nelle vesti di Capo dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Accanto a lui le massime autorità della Repubblica, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che ha condiviso con Mattarella gli anni da giudice costituzionale. Alla cerimonia sono state presenti solo 60 persone, delle quali 30 ospiti istituzionali e 30 del personale della Corte.

Le prime parole di Pietro Curzio, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, sono state un omaggio per il presidente Mattarella, poi la relazione sullo stato della giustizia nel 2021, a partire dal numero inaccettabile degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”, “particolarmente grave nei settori maggiormente caratterizzati da attività precarie ed usuranti. L'Inail ha comunicato che nei primi dieci mesi del 2021 è stato superato il livello delle mille denunzie di infortuni mortali".

“295 omicidi nel 2021, dato tra i più bassi al mondo”

In Italia nel 2021, ha sottolineato Curzio, sono stati commessi 295 omicidi volontari, dato tra i migliori tra i paesi europei, che a loro volta "offrono i dati migliori nel mondo".

"Nel 1991 gli omicidi in Italia furono quasi 2mila. Inseguito sono lentamente ma progressivamente diminuiti riducendosi a 359 nel 2018, 317 nel 2019, 287 nel 2020". "Le spiegazioni sono molteplici; una significativa è offerta da un altro dato: è aumentato il numero degli omicidi volontario di cui è stato identificato l'autore: si è passati, anche qui con una progressione costante, dal 40% del 1992 al 73% nel 2020", ha detto Curzio.

Su 295 omicidi volontari nell'ultimo anno 118 sono le donne rimaste vittime

Altro dato che rappresenta un "sintomo evidente di una tensione irrisolta nei rapporti di genere, di una uguaglianza non metabolizzata", ha detto il Primo presidente Curzio rilevando che "sono 102 le donne assassinate in ambito familiare/affettivo e in particolare 70 per mano del partner o ex partner". "Vi è un forte impegno dello Stato a cominciare dagli inquirenti" per contrastare la situazione ma serve "severità in sede di applicazione della legge" e lavorare "a partire dai luoghi dove avviene la formazione delle persone”

Per quanto riguarda i reati, "è da segnalare anche il fenomeno delle violenze e minacce nei confronti di specifiche categorie di persone particolarmente esposte, quali i giornalisti o gli amministratori locali".


“2,5 milioni di liti penali pendenti, bene calo il dei reati -12,6%”. Cresciuti i crimini informatici 

"La situazione della giustizia penale la durata dei processi è generalmente in crescita anche se in misura non univoca tra i diversi uffici giudiziari". "La pendenza complessiva è di 2.540.674 processi (con una variazione del 3,8% in meno rispetto all'anno precedente). La riduzione delle iscrizioni nei reati è un dato di non univoca valutazione: nel complesso indica un miglioramento della convivenza civile nel nostro Paese". "I reati - prosegue Curzio- sono leggermente cresciuti rispetto al 2020, anno di forte calo a causa della pandemia, ma si sono ridotti del 12,6%rispetto ad un anno 'normale' quale il 2019. Vi è stato un incremento di specifiche categorie, in particolare sono cresciuti in maniera rilevante i reati informatici".

"L'analisi dell'amministrazione della giustizia in Italia mostra, come del resto il Paese nel suo complesso, un quadro in chiaroscuro". Ci sono "criticità e segni di miglioramento". "Nel settore civile nell'ultimo anno - prosegue Curzio - vi è stato un incremento delle definizioni dei processi rispetto all'anno precedente. Complessivamente la crescita è del 9,8%. Le nuove iscrizioni sono anch'esse cresciute, ma in modo meno intenso, pari all'1,9%". "Il maggior numero di definizioni rispetto all'incremento delle nuove iscrizioni comporta che le pendenze sono diminuite del 6,5% in confronto all'anno precedente. Si è passati – rileva Curzio - da 3.321.149 a 3.106.623 procedimenti pendenti. È un dato sicuramente positivo soprattutto se si considera che dieci anni fa le cause civili pendenti superavano i 5 milioni. Ma i tempi di definizione dei processi rimangono ancora troppo elevati".

Curzio ha inoltre sottolineato la 'scopertura nella pianta organica della magistratura pari a 1300 unità' aggiungendo che gli ultimi concorsi "mostrano una costante difficoltà nel coprire tutti i posti banditi, facendo sorgere il ragionevole dubbio che molti concorsi universitari non riescano a fornire le basi per il superamento del concorso".

“In Cassazione pendono oltre 110mila cause civili"

L'arretrato delle cause civili in Cassazione è un problema "grave" pari a oltre 110mila cause pendenti e "rende inaccettabili i tempi di trattazione dei ricorsi civili, anche se nell'ultimo anno si è riusciti a portare il disposition time a livelli notevolmente inferiori a quelli degli anni precedenti". Rispetto al 2020, le cause 'giacenti' sono state ridotte di 9232 unità.

"I magistrati nella loro larghissima maggioranza hanno le risorse umane e professionali per riannodare il rapporto di fiducia con i cittadini, nella consapevolezza che, come scrive Voltaire, “l'onore dei giudici consiste, come quello degli altri uomini, nel riparare i propri errori".

"Nel 2021 il valore delle cause trattate dalla sezione tributaria della Cassazione ha superato i 9 miliardi di euro, con un tasso di accoglimento dei ricorsi e i confronti delle decisioni delle Commissioni tributarie regionali di gran lunga più elevato di quello del contenzioso ordinario: i ricorsi accolti sono stati infatti 5.713, contro i 4.271 rigettati". Ha sottolineato Pietro Curzio auspicando una migliore organizzazione dei magistrati 'fiscali' nelle fasi di 'merito'. Il peso della pendenza fiscale in Cassazione rappresenta il 38,1% dell'arretrato civile.

Curzio 'con Pnrr risorse a riforme, decisiva fase attuativa'

Le riforme della giustizia avviate nel quadro del Pnrr "sono sostenute da consistenti finanziamenti che permettono di accompagnarle con dotazioni di risorse umane e materiali" e sono sottoposte a "meccanismi di rendicontazione dei risultati economici secondo precise scadenze sino al bilancio finale del 2026". rilevando che "si tratta di innovazioni essenziali, che non esauriscono però i problemi di un percorso nel quale la legislazione delegata costituisce il passaggio più complesso e delicato, il vero fulcro del cambiamento". "Si coglie nel Governo - ha aggiunto Curzio - piena consapevolezza di quanto la fase concretamente attuativa delle riforme sia decisiva".