Australia

Djokovic ringrazia i fan per il supporto. Visto revocato alla tennista ceca

Primo post sui social per il numero uno del tennis bloccato all'aeroporto di Melbourne

Djokovic ringrazia i fan per il supporto. Visto revocato alla tennista ceca
LaPresse
Novak Djokovic

Novak Djokovic rompe il silenzio dall'hotel dove è stato trattenuto in Australia, in attesa che si chiarisca la sua posizione per l'ingresso nel paese, ringraziando i fan per il loro sostegno. È il primo post sui social media del campione serbo da quando è stato trattenuto all'aeroporto di Melbourne dopo che gli è stato negato il visto per giocare gli Australian Open.

"Grazie alla mia famiglia, ai miei cari, alla Serbia e a tutte le persone nel mondo che mi mandano il loro sostegno. Grazie a Dio per la salute", ha scritto in una storia postata sul suo profilo Instagram. Il numero uno del mondo è ancora al Park Hotel di Carlton dopo che gli è stato negato l'ingresso nel Paese e ora deve aspettare fino a lunedì per vedere se sarà espulso o meno.


Storia instagram di Djokovic Instagram Djokovic
Storia instagram di Djokovic

Su Twitter è nato l'hashtag #IstandwithNovak per chi difende il diritto del tennista di disputare gli Open d'Australia. "Ha seguito le regole, gli è stato permesso di entrare in Australia e ora è detenuto contro la sua stessa volonta'", ha twittato tra gli altri il tennista americano John Isner, "questa è una vergogna".

La cancellazione del visto di Novak Djokovic per entrare in Australia ha scatenato le proteste nella sua Serbia, dove è considerato un eroe nazionale. Nel corso di una manifestazione, anche la famiglia di Djokovic ha espresso rabbia per quello che hanno descritto come un affronto al popolo serbo. "Tu, famoso primo ministro di un lontano e bel paese, ti stai comportando secondo i tuoi principi, che non hanno nulla a che fare con noi e i nostri principi", ha detto ai giornalisti il padre di Djokovic, Srdan, rivolto al Premier australiano Scott Morrison.

"Noi siamo umani, e tu, signore, non lo sei", ha aggiunto. A sua volta il fratello di Djokovic, Djordje, ha detto che la star del tennis è stata portata "in una stanza sporca senza alcun oggetto". "È stato trattato come un criminale, mentre è un uomo sano e rispettabile e uno sportivo che non ha messo in pericolo la vita di nessuno e non ha commesso alcun reato federale o legale", ha aggiunto.

Proteste per Novak Djokovic Ap
Proteste per Novak Djokovic

Intanto, anche la tennista Renata Voracova è stata fermata dalle autorità australiane. A quanto pare la Voracova era entrata in Australia il mese scorso con un'esenzione dal vaccino per il Covid-19 concessa da "Tennis Australia", in quanto aveva recentemente contratto il Coronavirus ed era poi guarita.

Alla giocatrice della Repubblica Ceca è stato però annullato il visto di accesso; è stata fermata dai funzionari dell'Australian Border Force ed è stata portata al Park Hotel di Carlton, la stessa struttura dove si trova attualmente Djokovic.

La giocatrice 38enne ha già preso parte al torneo Wta di Melbourne questa settimana e, insieme a Polka Katarzyna Piterová, nel doppio ha perso al primo turno. "Abbiamo presentato una nota di protesta alle autorità australiane attraverso l'ambasciata di Canberra e chiediamo loro di spiegare la situazione", ha affermato Aneta Kovarova del dipartimento delle comunicazioni del dipartimento di Stato, che ha affermato che il consolato generale di Sydney è in contatto con la doppista.  

"Tuttavia, Renata Voracova ha deciso di rinunciare a un'ulteriore partecipazione all'Australian Open a causa delle limitate possibilità di allenamento e di lasciare l'Australia. Le nostre ambasciate in Australia la stanno assistendo nell'espletamento delle formalità per l'uscita dal Paese", ha aggiunto.

Renata Voracova Ap
Renata Voracova