Esentate le donne in gravidanza, i guariti e chi è esonerato dal medico

L'Austria ha deciso: obbligo vaccinale dai 18 anni in su, in vigore da febbraio

Il cancelliere Karl Nehammer spiega le modifiche sull'età (non più dai 14 anni) e prevede un'approvazione rapida, pur con qualche modifica richiesta dall'opposizione. Massimo quattro multe all'anno da 600 euro, escluso il carcere

L'Austria ha deciso: obbligo vaccinale dai 18 anni in su, in vigore da febbraio
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Karl Nehammer, cancelliere austriaco dallo scorso 6 dicembre. Il disegno di legge “è concepito in modo tale da rispondere alla flessibilità del virus”

Il governo austriaco ha presentato oggi il piano rivisto per introdurre l'obbligatorietà del vaccino anti-Covid per tutti i residenti dai 18 anni in su (anziché dai 14 anni, come originariamente previsto). È stato spiegato che un'introduzione graduale darà alle persone più opportunità per mettersi in regola. Il piano prevede che l'obbligo entri in vigore all'inizio di febbraio. Il cancelliere Karl Nehammer ha chiarito che il motivo del cambiamento del limite dell'età è stato giustificato dalla preoccupazione per le eventuali sanzioni agli adolescenti. Il disegno di legge “è concepito in modo tale da rispondere alla flessibilità del virus”, ha poi detto Nehammer.

La procedura per verificare l’avvenuta vaccinazione

Nella prima fase, le autorità scriveranno a tutte le famiglie per informarle delle nuove regole. Saranno esentate le donne in gravidanza e le persone che per motivi medici non possono essere vaccinate, compreso chi è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi. Da metà marzo, la polizia inizierà a controllare lo stato di vaccinazione delle persone durante controlli di routine; le persone che non sono in grado di produrre una prova di vaccinazione verranno invitate per iscritto a farlo e in caso contrario verranno multate fino a 600 euro. Se le autorità dovessero ritenere i progressi ancora insufficienti, invieranno promemoria alle persone che restano non vaccinate, ha continuato a spiegare il cancelliere; e, se questo ancora non dovesse funzionare, le persone riceveranno un appuntamento per la vaccinazione e verranno nuovamente multate se non si presenteranno. Nell’extrema ratio, le multe potrebbero raggiungere i 3.600 euro.

Probabili modifiche prima dell’approvazione definitiva

L’annuncio di oggi arriva dopo due mesi dalla notizia che l’esecutivo di Vienna avrebbe stabilito l'obbligo del vaccino all'inizio del 2022. Gli aspetti-chiave del piano sono rimasti invariati nella versione finale, che il governo intende far approvare dal parlamento giovedì prossimo, anche se sarà difficile arrivare a un ok senza modifiche significative ai dettagli, soprattutto dopo una consultazione con i partiti di opposizione.

Escluso il carcere per chi non si vaccina

Karoline Edtstadler, ministra per le questioni costituzionali, ha affermato che le persone potrebbero essere multate un massimo di quattro volte all'anno e non è previsto che scontino il carcere invece di pagare. Una commissione composta da almeno due esperti medici e due legali riferirà al governo e al parlamento ogni tre mesi sui progressi della vaccinazione. Parti della legislazione potrebbero essere sospese dal ministro della Salute, con l'approvazione di una commissione parlamentare, se ad esempio le varianti future fossero più miti o gli esperti affermassero che la vaccinazione non è più la via da seguire, ha chiarito la ministra Edtstadler.

“Senza la vaccinazione obbligatoria, rimarremo sempre indietro", ha affermato il ministro della Salute Wolfgang Mueckstein, sottolineando che l'attuale variante Omicron non sarà l'ultima e non è chiaro quanto sia stabile l'immunità dopo un'infezione da Omicron. “Tutti gli esperti ritengono che avremo bisogno di un'immunità generale elevata nella popolazione anche il prossimo autunno”, ha aggiunto Mueckstein, “con questo obbligo vaccinale, riusciremo ad aumentare il tasso di vaccinazione". Al momento, in Austria è completamente vaccinato il 71,6% della popolazione (in totale, 8,9 milioni di abitanti).