Corsa al Colle

Meloni: "Se Berlusconi rinuncia, il centrodestra ha il diritto e il dovere di fare una proposta"

La presidente di Fratelli d'Italia: con la coalizione "ci vedremo giovedì e credo che quel giorno noi avremo le idee più chiare, io ho in mente un uomo e una donna". "Draghi al Quirinale è un grande punto interrogativo"

Meloni: "Se Berlusconi rinuncia, il centrodestra ha il diritto e il dovere di fare una proposta"
(Porta a Porta/Tg3)
Meloni va all'attacco sul voto dei grandi elettori positivi o in quarantena: se non potessero votare, dice, "sarebbe intollerabile. È un problema di volontà politica"

"Da lunedì succede che il centrodestra per la prima volta nella storia dell'Italia repubblicana può giocare una partita da kingmaker e intendiamo esercitarla". Giorgia Meloni, nella giornata in cui sembra declinare la candidatura di Silvio Berlusconi, si mostra molto determinata a mantenere la coalizione al centro delle trattative per il Quirinale.

L'occasione è la registrazione della puntata di Porta a Porta in onda questa sera su Rai1: "Oggi il nome che è emerso è Berlusconi e corrisponde al nome che io mi aspetto per un identikit del presidente della Repubblica. Un presidente che difende l'interesse italiano", prosegue la leader di Fratelli d'Italia. "Da soli non abbiamo i numeri", aggiunge, "Berlusconi sostiene che ci siano altre persone che possono sostenere la sua candidatura. Ci vediamo giovedì e credo che quel giorno noi avremo le idee più chiare", e poi "penso che ci dovremo riunire tutti i giorni fino alla fine di questa vicenda".

"Io penso che se anche Berlusconi scegliesse di non concorrere e dovesse rinunciare", dice poi Meloni, confermando di fatto le difficoltà dell'ex premier a trovare i voti necessari, "comunque il centrodestra abbia diritto e dovere di avanzare una proposta, io ho un uomo e una donna da proporre alla coalizione. Altri avranno altri nomi. Li valuteremo e poi sceglieremo. Fratelli d’Italia conta 64 elettori e mi sento di garantirli. Spero che anche gli altri con cui si parla siano in grado di fare altrettanto".

Mario Draghi deve restare a Palazzo Chigi o traslocare al Quirinale? "Da nessuna delle due parti", rimarca la presidente di Fdi, "io Draghi non l'ho votato alla presidenza del Consiglio perché non sono d'accordo sul fatto che i governi in Italia passino sulla testa dei cittadini. Draghi al Quirinale è un grande punto interrogativo: se ne parla tanto, ma poi di cosa parliamo esattamente? Quando io ho dovuto dire di no a Draghi o a Mattarella l'ho fatto, quindi io non ho soggezione né deferenza per nessuno".

Come aveva già fatto nelle ore precedenti Matteo Salvini, anche Meloni va all'attacco sul voto dei grandi elettori positivi o in quarantena: se non potessero votare, dice "sarebbe intollerabile. È un problema di volontà politica, pretendiamo che venga garantito il diritto costituzionale dei parlamentari eleggere il presidente. Si può fare nel Parlamento con una sala isolata dalle altre o per esempio per chi viene dalle isole si può organizzare altre forme di trasporto. Mi pare ci sia un resistenza di qualcuno che spera nella debolezze dell'avversario".