E' l'attuale Ministro della Giustizia

Marta Cartabia, prima donna alla guida della Consulta

Il suo nome è tra i possibili candidati al Quirinale dal primo scrutinio di lunedì scorso, ma nelle ultime ore si fa con più insistenza tra quelli in discussione sul tavolo dei leader Conte, Salvini e Letta

Marta Cartabia, prima donna alla guida della Consulta
ANSA/Marco Costantino
Il ministro della Giustizia, Marta Cartabia

Il nome di Marta Cartabia è sul tavolo del confronto tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Matteo Salvini in queste ore insieme a quello di Elisabetta Belloni come possibile prossimo Presidente della Repubblica.

Gode di stima incondizionata, ma a sostenerla tra i partiti dal primo giorno di queste elezioni c'è stata soprattutto la federazione tra + Europa e Azione. Emma Bonino oggi su "La Stampa" a suo riguardo ha dichiarato: “Più che dei Kingmakers, servirebbero delle Queenmakers”. Verrebbe da pensare che l'abbiano ascoltata.

Nata nel 1963 a San Giorgio sul Legnano nell’Alto milanese, sposata e madre di 3 figli, Marta Cartabia si è laureata in Legge nel 1987 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, avendo come relatore Valerio Onida, suo mentore e futuro Presidente della Corte Costituzionale.

Ha svolto per molti anni carriera accademica nell’ambito del diritto costituzionale insegnando anche in numerosi atenei esteri tra cui Tours, Tolone e San Sebastián. Dal 2004 al 2011, è stata professoressa ordinaria di Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Nel 2019 è diventata la prima donna a presiedere la Corte Costituzionale, ma già nel 2011 a soli 48 anni era diventata giudice della Consulta, indicata in questo ruolo da Giorgio Napolitano. Dal 13 febbraio 2021 diventa ministro della Giustizia nel governo Draghi, succedendo ad Alfonso Bonafede. E' la terza donna a ricoprire questa carica.

In questo ruolo, è stata protagonista a pochi mesi dal suo insediamento di una difficile e lunga mediazione con le forze di maggioranza per poter incassare la riforma del processo penale e civile, considerati tra i pilastri del Piano di ripresa e resilienza italiano. Giurista cattolica, fa parte della schiera dei tecnici dell’attuale governo.

Può contare sulla stima del presidente Mattarella, maturata nel comune lavoro come giudici alla Consulta. I due sono stati anche vicini di casa alla foresteria della Corte Costituzionale. A volte cenavano al ristorante, "un po' come studenti fuorisede", ha raccontato lei stessa in un'intervista. 

Alla Consulta è stata relatrice di importanti sentenze su questioni delicate e divisive: prima di tutte quella sui vaccini, con la quale la Corte ha stabilito che l'obbligo non è irragionevole. Altro impegno, quello per migliorare la vita dei detenuti: dagli incontri con i detenuti ha imparato che "ogni storia e ogni uomo ha alle spalle qualcosa di unico, per questo la pena non deve dimenticare l'unicità di ciascuno".

Cartabia era da poco tornata alla vecchia passione dell'insegnamento e della ricerca, quando le è stato chiesto di guidare il ministero di Via Arenula con l'obiettivo di accelerare la modernizzazione del sistema giudiziario del Paese, da molti considerato uno degli ostacoli principali negli investimenti.