Tensioni con la Russia

Ucraina, oggi prima riunione del Consiglio di sicurezza Onu dall'inizio dell'escalation

L'ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield ha affermato che le azioni della Russia rappresentano "una chiara minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali e alla Carta delle Nazioni Unite"

Ucraina, oggi prima riunione del Consiglio di sicurezza Onu dall'inizio dell'escalation
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L'ambasciatrice Usa Thomas-Greenfield durante una conferenza stampa

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi per la prima volta dall'escalation delle tensioni con la Russia sull'Ucraina, su richiesta degli Stati Uniti. L'ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield ha affermato che le azioni della Russia rappresentano "una chiara minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali e alla Carta delle Nazioni Unite". 

I membri del Consiglio, secondo la diplomatica Usa, "devono esaminare attentamente i fatti e considerare ciò che è in gioco per l'Ucraina, per la Russia, per l'Europa e per gli obblighi e i principi fondamentali dell'ordine internazionale se la Russia dovesse invadere l'Ucraina".

Il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, ha risposto piccato su Twitter: "Non ricordo un'altra occasione in cui un membro del Consiglio di sicurezza abbia proposto di discutere le proprie accuse e ipotesi infondate come una minaccia all'ordine internazionale da parte di un altro Paese. Si spera che i colleghi membri del Consiglio Onu non sosterranno questa chiara trovata, vergognosa per la reputazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".

L'ammassamento di circa 100.000 soldati da parte della Russia vicino al confine con l'Ucraina ha fatto crescere i timori occidentali di una possibile invasione di Mosca. La Russia chiede che la Nato non permetta all'Ucraina di unirsi all'Alleanza e fermi il dispiegamento di armi vicino ai confini russi, ritirando anche le sue forze dall'Europa orientale. La Nato e gli Stati Uniti ritengono queste richieste impossibili da accettare. 

La Russia chiede garanzie sulla propria sicurezza

Ieri, parlando a una trasmissione televisiva, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che un'eventuale adesione dell'Ucraina alla Nato "minerebbe davvero le relazioni con la Federazione Russa". "Sarebbe una grave violazione degli obblighi assunti dai presidenti degli Stati Uniti e degli altri Stati membri dell'alleanza" atlantica, ha affermato, spiegando che il suo ufficio invierà richieste di chiarimenti ai suoi omologhi nella Nato e nell'Osce. "Stiamo inviando una richiesta pressante per spiegare come intendono adempiere all'impegno di non rafforzare la propria sicurezza a scapito della sicurezza degli altri", ha sottolineato Lavrov. "Questa sarà la domanda chiave nel determinare le nostre ulteriori proposte che riferiremo al presidente russo Vladimir Putin", ha aggiunto.

Metsola: integrità territoriale dell'Ucraina non negoziabile

Sul conflitto Russia-Ucraina "dobbiamo fare tre considerazioni: la prima che in questo 2022 l'integrità territoriale dell'Ucraina non è negoziabile per noi. Secondo, l'Unione Europea deve essere unita a tutti i livelli, con tutti i Paesi membri, quando si discute e si decide cosa fare, altrimenti qualcun altro deciderà per noi e sarà molto faticoso lavorare con questa divisione. Infine, dobbiamo essere forti e fermi se ci sarà pressione da parte di Mosca o se la Russia prenderà decisioni a cui dovremo rispondere con molta forza". Così la nuova presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, ieri sera a Che tempo che fa, su Rai 3. Sull'esercito europeo: "Ne stiamo dibattendo: dove andiamo? Qual è la strategia autonoma dell'Unione Europea? Qual è la differenza tra essere neutrale o non? Come abbiamo visto questa settimana, se i Paesi in prima linea come i Paesi Baltici non trovano solidarietà da tutti i Paesi europei, non possiamo dire che in Europa esista la solidarietà. Il Presidente Macron vuole portare avanti la discussione (sull'esercito europeo, ndr) e andremo a discuterne con i leader europei. È tempo che si faccia questa discussione e bisogna essere pronti a prendere delle decisioni difficili per proteggere i nostri confini esterni".

Il Regno Unito prepara legge per il congelamento beni di società russe

Il Regno Unito prepara una legge per il congelamento dei beni di società e cittadini russi "di importanza strategica" nel sistema di potere moscovita, da attivare in caso di invasione russa dell'Ucraina. Lo scrive il Times, citando fonti informate sul progetto che dovrebbe essere reso noto già oggi. Oltre al congelamento degli asset degli oligarchi russi più vicini al Cremlino, il progetto di legge promosso dal governo prevederebbe la revoca dei visti emessi a favore dei dirigenti delle aziende russe nel mirino.