I dati del monitoraggio quotidiano Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornati al 31 gennaio, restituiscono un quadro di stabilità dei posti occupati in terapia intensiva.
Resta, infatti, stabile al 16% la percentuale di terapie intensive occupate dai pazienti Covid in Italia ma, in 24 ore, cala in 5 regioni: Calabria (con -3% torna al 12%), Friuli Venezia Giulia (24%), Liguria (15%), Provincia autonoma di Trento (27%), Sardegna (16%).
Cresce, invece, in Basilicata (6%), Marche (24%), Provincia autonoma di Bolzano (con +3% raggiunge il 13%), Toscana (20%).
È stabile in Abruzzo (20%), Campania (11%), Emilia Romagna (17%), Lazio (22%), Lombardia (14%), Molise (8%), Piemonte (20%), Puglia (12%), Sicilia (17%), Umbria (13%), Val d’Aosta (21%), Veneto (16%).
Sono dunque oltre il 20%: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Trento e Valle d’Aosta.
Per quanto riguarda la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica, questa resta al 30% ma, in 24 ore, cresce in 12 regioni: Abruzzo (32%), Calabria (37%), Emilia Romagna (30%), Friuli Venezia Giulia (41%), Liguria (40%), Marche (31%), Molise (21%), Provincia autonoma di Bolzano (con +3% arriva a 25%), Provincia autonoma di Trento (29%), Sicilia (39%),Toscana (27%), Umbria (32%).
Cala solo in Val d’Aosta (al 39%), mentre resta stabile in Basilicata (27%), Campania (31%), Lazio (33%), Lombardia (29%), Piemonte(31%), Puglia (25%), Sardegna (23%) e Veneto (25%).