La guerra e la diplomazia

I nomi e i ruoli dei negoziatori russi ed ucraini

Le trattative riprenderanno nei prossimi giorni in una località al confine tra Bielorussia e Polonia

I nomi e i ruoli dei negoziatori russi ed ucraini
(GettyImages)
Vladimir Medinsky e Leonid Slutsky durante i colloqui di pace tra le delegazioni russa e ucraina a Gomel, Bielorussia

Sono terminati i colloqui negoziali odierni di Gomel per il cessate il fuoco tra Ucraina e Russia. Leonid Slutsky, che era uno dei componenti della delegazione russa che ha partecipato ai colloqui, ha dichiarato che "nei negoziati con l'Ucraina in Bielorussia sono stati trovati alcuni punti su cui si possono fare progressi". Ci sarà un nuovo incontro che si dovrebbe tenere al confine polacco-bielorusso.

Rimangono però diffidenze e timori. "I negoziati sono difficili. Purtroppo la posizione russa è ancora estremamente parziale riguardo ai processi distruttivi che ha avviato". Lo twitta il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak.

Ma chi sono i negoziatori che si sono seduti oggi al tavolo delle trattative?

Per la Russia: il capo delegazione Vladimir Medinsky, ex ministro della Cultura, capo della Società storica militare e consigliere presidenziale su storia e memoria. L'ex ministro è di fatto uno dei promotori, nell'élite russa, dell'utilizzo della storia come propaganda. Anche lui, come il presidente Vladimir Putin, è convinto che l'Ucraina "non sia un Paese". "Lo Stato moderno, che chiamiamo Ucraina", ha detto due giorni prima dell'invasione russa, "è un fantasma storico modellato da specifiche decisioni tattiche di politici specifici in circostanze specifiche". Insieme a Medinsky, nei negoziati nei pressi del fiume Pripyat - simbolo non solo del confine tra le tre nazioni slave ma anche del disastro nucleare della vicina Chernobyl - c'erano anche il viceministro della Difesa Aleksander Fomin, già responsabile del dipartimento che cura i rapporti con le ex repubbliche sovietiche; il presidente della commissione Esteri della Duma, Leonid Slutsky, il vice ministro degli Esteri, Andrei Rudenko, e l'ambasciatore russo in Bielorussia Boris Gryzlov, che guida la rappresentanza russa nel Gruppo di contatto per la pace in Donbass.   

Per l'Ucraina: a capo della delegazione il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, un fedelissimo del presidente Volodymyr Zelensky, che di recente si è fatto con lui un selfie: i due sono ritrattati abbracciati e sorridenti in segno di unione e resistenza, in netto contrasto con la distanza posta da Putin con il suo ministro della Difesa, Serghei Shoigu, lasciato all'estremità opposta del lungo tavolo usato per gli incontri di lavoro. Insieme a Reznikov anche il presidente della partito di Zelensky "Servo del popolo", David Arakhamia; il consigliere presidenziale e di fatto suo portavoce Mikhail Podolyak; il vice ministro degli Esteri, Mykola Tochitsky; il primo vice capo del gruppo di contatto trilaterale (tra Russia, Ucraina e Osce) per un cessate il fuoco nel Donbass, Andriy Kostin e il deputato eletto a Kiev Rustem Umerov.   

i colloqui di pace tra le delegazioni russa e ucraina a Gomel, Bielorussia (GettyImages)
i colloqui di pace tra le delegazioni russa e ucraina a Gomel, Bielorussia