Tra i titoli a Piazza Affari, maggiori ribassi per Pirelli, -7%, società molto radicata in Russia. Seguono Buzzi Unicem (-4,80%), Intesa Sanpaolo (-4,60%), Unicredit (-4,43%).
Intanto sul fronte azionario le contrattazioni sulla borsa di Mosca sono iniziate dopo una prima sospensione. -45%, il che porta il calo da inizio anno al 55%.
Intanto il rublo scende dell'8,50% rispetto al dollaro, al minimo storico, del 7,75% rispetto all'euro.
Fortissimo incremento del prezzo del gas. All'apertura delle contrattazioni del mercato di Amsterdam, riferimento per il mercato europeo, il contratti future di marzo sono saliti del 35%, a quota 120 euro a megawattora, oltre 30 in più rispetto a ieri. Ora sono a quota 107 euro, +21%.
Balzo anche del petrolio: ora il Brent del Mare del Nord, greggio di riferimento per il mercato europeo, è a 103 dollari al barile. Al massimo dal 2014, quando toccò i 112 dollari.
Sul fronte azionario, molto negativi tutti i listini asiatici, il peggiore è stato quello di Hong Kong, -3,32%, ma i cali sono stati generalizzati.
Lo stesso vale per i future che anticipano l'apertura di Wall Street: -1,90% per quello sul Dow Jones, -2,10% per quello sul Nasdaq.
Salgono poi i beni rifugio. L'oro è a 1.943 dollari all'oncia, variazione dell'1,80% rispetto a ieri, per l'oro è una variazione molto netta.
Scendono anche i rendimenti dei titoli di Stato americani, altro bene rifugio. Il Treasury decennale in mattinata è sceso all'1'88%, -12 punti base rispetto a ieri. In seguito è risalito all'1,92%.