Sono voci, forse solo speculazioni, senz'altro sono sostenute da molti indizi: oggi potrebbe essere il giorno in cui la Bielorussia invaderà a sua volta l'Ucraina. Le fonti sono da rintracciare tra i giornalisti dell'opposizione bielorussa e riprese dal sito Kiev Independent.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato di inviare una delegazione in Bielorussia per partecipare ad un dialogo con la controparte russa, dichiarandosi però apertamente scettico sulla buona fede di Mosca e del suo alleato di Minsk. Forse ha delle buone ragioni.
Improvvisamente, ieri, è partita una campagna mediatica per mettere in guardia i cittadini di Minsk dal coinvolgimento bielorusso. Un ex comandante dell'aviazione bielorussa Valeriy Sakhashik, in un video ha esortato i paracadutisti bielorussi a non obbedire a ordini illegali che li avrebbero gettati in una guerra contro una nazione amica. Inoltre sempre ieri, secondo il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych numerose indicazioni suggeriscono che l'esercito bielorusso sarebbe stato messo in allerta.
Lukashenko ha detto pubblicamente che cittadini bielorussi sarebbero stati vittime di violenze in Ucraina e che Kyiv starebbe minacciando la Bielorussia con attività terroristiche. Esattamente lo stesso pretesto che Putin ha usato per lanciare l'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio.
Zelensky ha telefonato a Lukashenko ieri riferendo poi che il dittatore bielorusso lo ha rassicurato sul suo non coinvolgimento nella guerra della Russia. Secondo l'ex ministro della difesa ucraino Andriy Zagorodnyuk, in realtà, Lukashenko, la cui sopravvivenza politica dipende fortemente da Putin, non avrebbe altra scelta.